L'allenatore dei bianconeri alla vigilia della sfida col Milan

“Sono d’accordo che non perdiamo mai, ma non è vero che non vinciamo. A volte abbiamo meritato di più, ci sono stati dei momenti diversi. Contro la Fiorentina abbiamo fatto bene, ma non abbiamo chiuso la partita. Altre volte è stato diverso”. Così l’allenatore della Juventus Thiago Motta nel corso della conferenza stampa alla vigilia della semifinale di Supercoppa contro il Milan “Di sicuro non siamo contenti e soddisfatti, dobbiamo migliorare perché non vogliamo restare lì. Ma ora siamo concentrati su questa competizione e domani abbiamo la prima avversaria che è il Milan, l’obiettivo è fare una grande partita”, ha aggiunto. “Io non ho mai promesso niente a nessuno, ma credo solo nei fatti e nel lavoro”, ha concluso. 

EA Sports FC Supercup 2024/2025 - Arrivo della Juventus in aeroporto a Ryad
EA Sports FC Supercup 2024/2025 – Thiago Motta a Ryad

“Milan grande squadra, ma Supercoppa obiettivo Juve”

Parlando della sfida col Milan del neo allenatore Sergio Conceiçao, Motta ha spiegato: “Non ho mai visto una squadra entrare in campo per perdere e noi sicuramente non lo siamo. Domani è una competizione diversa, che ti dà uno stimolo in più per fare le cose al massimo. L’obiettivo è avere un vantaggio sull’avversario per andare avanti”.

“Il Milan è una grande squadra, con un ottimo allenatore. Noi abbiamo sempre grande rispetto dell’avversario e competeremo al massimo. Queste sono partite belle da giocare e non immagino un giocatore che domani non voglia giocare il suo calcio. Dobbiamo impegnarci al massimo, con il controllo emotivo, per vincere la partita”, ha aggiunto l’allenatore lusitano che poi ha parlato delle condizioni di salute della squadra: “Noi saremo pronti per affrontare il miglior Milan possibile, perché noi stiamo bene”.

“Conceiçao e Koopmeiners pronti, ma vediamo se giocano”

Rispondendo a chi gli ha chiesto delle condizioni dei singolo giocatori, Motta ha parlato di Conceiçao e della particolarità della sfida che lo vedrà affrontare il padre che ora siede sulla panchina del Milan. “Vediamo domani se gioca, è motivato come sempre per fare la partita. Per lui non cambierà niente, sarà concentrato nell’affrontare una grande squadra in una competizione importante. E’ l’unica cosa che deve fare”, ha spiegato il tecnico secondo cui “lui ha la libertà in un contesto in cui deve fare certe cose, in certe zone del campo e in certi momenti della partita, perché è uno sport collettivo. Se la squadra non funzione non funzione nemmeno lui”, ha aggiunto. La posizione di Koopmeiners se sulla trequarti o da mezzala. “Lui è capace di fare tutti e due i ruoli, ma potrebbe anche partire dalla panchina a contribuire come tutti gli altri”, ha detto Motta. “Yildiz è ancora giovane, deve crescere e migliorare imparando dai tanti esempi positivi che abbiamo in squadra come Locatelli. Solo così Kenan giorno dopo giorno potrà migliorare”, ha concluso Motta. 

Tomori? Chi gioca nel Milan vuol dire che è forte

Inevitabile un riferimento al mercato e alle tante voci che circolano sul possibile arrivo di alcuni giocatori tra cui Tomori, più volte accostato ai bianconeri nelle ultime settimane. “Non conosco e non parlo dei giocatori altrui, ma è evidente che giocare nel Milan vuol dire essere forte come nella Juventus”, ha detto Motta che poi ha chiosato: “Io non voglio parlare dei giocatori di altre squadre, come non vorrei che altri parlino dei miei giocatori”.

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