I nerazzurri colpiscono due pali ma non basta: si allontana il sogno tricolore

Occasione sprecata. Nel giorno della sfida scudetto tra Napoli e Inter l’Atalanta non approfitta dello scontro diretto tra le due prime della classe di Serie A per agganciare momentaneamente i milanesi in testa alla classifica. La Dea pareggia contro il Venezia penultimo in classifica. Uno 0-0 non senza rimpianti per gli orobici, a lungo padroni del campo ma ‘colpevoli’ di aver sprecato diverse occasioni nell’arco dei novanta minuti contro un Venezia comunque mai arrendevole e sempre pronto a colpire una Dea sbilanciata e apparsa stanca nel finale di partita. Il pareggio del Gewiss Stadium frena almeno per il momento le ambizioni tricolore dei ragazzi di Gasperini, attesi nelle prossime due giornate dalle sfide verità contro Juventus e Inter che chiariranno l’obiettivo reale degli orobici in quest’ultimo scorcio di campionato. Resta però la sensazione di una squadra che nell’ultimo periodo viaggia a corrente alternata: lo 0-0 con i veneti fa seguito a quello sempre casalingo con il Cagliari, senza dimenticare il doppio schiaffo Champions per mano del Bruges nel mezzo e le goleade in trasferta con Empoli e Verona (5-0) che hanno mascherato il momento di appannamento dell’Atalanta. Sospesa a metà tra il sogno scudetto e il rischio di essere risucchiata nella lotta Champions.

 

Primo tempo, due pali colpiti dall’Atalanta

Gasperini se la gioca con il tridente pesante De Ketelaere-Lookman-Retegui, Di Francesco risponde senza paura con la coppia Oristanio-Maric. La Dea schiaccia subito gli ospiti nella loro metà campo, ma il primo tentativo capita solo al 20′ sui piedi di Lookman, il più ispirato in attacco, che calcia sull’esterno della rete dopo aver combinato con Ederson. Da un’iniziativa dell’ex Leicester poco dopo nasce la seconda vera opportunità con un colpo di testa alto di Retegui, che ‘anticipa’ il compagno di squadra Cuadrado appostato meglio. Il Venezia concede ma quando può riparte senza timori, consapevole di poter usufruire degli spazi lasciati dagli orobici. Zerbin parte in campo aperto dopo un errore di de Roon ma viene rimontato all’ultimo dall’olandese, con Maric ignorato dal compagno in un due contro uno sciupato malamente dai veneti. Più passa il tempo più l’Atalanta insiste, ma il gol non arriva: al 27′ Zappacosta pennella per Retegui che – solo in area – di testa manda di un soffio a lato, poco dopo magia di Lookman che manda davanti al portiere Zappacosta, che colpisce in pieno il palo. Poco dopo secondo legno di giornata colpito dalla Dea con un cross potente da posizione impossibile di Cuadrado. Il Venezia fatica a contenere l’offensiva di de Roon e compagni, ma sul gong va a un soffio dal vantaggio con un pallonetto di Zerbin murato da Carnesecchi dopo uno svarione difensivo di Zappacosta.

La ripresa

Anche nella ripresa i padroni di casa partono forte: sulla destra De Ketelaere e Cuadrado scambiano bene, il cross del colombiano viene raccolto da Retegui che calcia di prima di poco alto sopra la traversa, un minuto dopo sulla corsia opposta Lookman inventa per De Ketelaere che calcia addosso a Radu. Con il passare dei minuti la Dea però perde lucidità, Gasperini così attinge forze fresche dalla panchina inserendo prima Maldini e Bellanova e successivamente Pasalic e Samardzic. Ma il forcing finale non produce frutti, con Lookman che si dispera per l’ultima occasione sciupata da zero metri su sponda di Kolasinac. A Bergamo la sfida si chiude senza gol, e il sogno scudetto si allontana un altro po’.

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