Arriva la svolta in Serie A e Coppa Italia. De Siervo: "Provvedimenti sempre più trasparenti e comprensibili"

Gli arbitri spiegheranno le decisioni ai tifosi e gli episodi verranno diffusi sul maxischermo. Nel complesso mondo del Var – bersaglio di continue critiche, polemiche e interpretazioni sulla sua vera efficacia – scatta la ‘grande rivoluzione’ nel tentativo di imitare o quantomeno strizzare l’occhio al pianeta rugby. Dalla 30a giornata di Serie A ed in occasione delle semifinali e della finale di Coppa Italia 2024/2025, verranno introdotte da parte della Lega Serie A novità tecnologiche che hanno come obiettivo quello di fare un salto di qualità anche culturale.

In campionato si procederà ad integrare il segnale del Vardict (ovvero le grafiche televisive trasmesse durante controllo Var) sui maxischermi degli stadi, così da informare gli spettatori presenti di un’eventuale revisione del Var in corso o di un controllo Var di lunga durata. Ma sarà ancora più d’impatto la decisione che è stata presa per la coppa nazionale.

In seguito alla recente decisione assunta dall’Ifab e in accordo con Figc e Aia, la Lega darà il via alla fase di sperimentazione della diffusione del Segnale Audio dell’Arbitro all’interno degli stadi e in televisione, con specifica limitazione alla spiegazione delle sole decisioni prese dall’arbitro dopo l’intervento del Var per On-Field-Review (Ofr).

De Siervo: “Provvedimenti sempre più trasparenti e comprensibili”

Attraverso l`implementazione di una specifica soluzione tecnologica, sviluppata dal partner Hawk-Eye, in occasione dell’Ofr i telespettatori e il pubblico allo stadio potranno dunque ascoltare la motivazione della decisione direttamente dalla voce dell’arbitro. L’obiettivo è rendere i provvedimenti “sempre più trasparenti e comprensibili a tutti, calciatori, dirigenti delle squadre, stakeholders coinvolti, compreso il pubblico sugli spalti e i telespettatori”, come ha voluto specificare l’ad della serie A, Luigi De Siervo.

Zappi: “Apertura alla trasparenza”

Dopo la Goal Line Technology, il Var, il Saot e, per ultimo, l’ipotesi Fvs (il cosiddetto Var a chiamata) ecco dunque due ‘svolte’ (il cui impatto sarà tutto da verificare con estrema attenzione) raccolte favorevolmente dalla stessa Aia. “È un’apertura alla trasparenza. Noi vogliamo mettere a disposizione di tutti il nostro sistema tecnologico ed essere il più chiari possibili. C’è la massima apertura anche per il Var a chiamata con i challenge, siamo aperti ad ogni sperimentazione. Questo per noi è un momento di ricambio generazionale, ma abbiamo giovani validi”, ha commentato il numero uno degli arbitri, Antonio Zappi, nel corso della cerimonia di consegna del Premio Bearzot.

Var: dal rugby al calcio

Il dado è tratto e il tentativo sottotraccia è quello di rendere l’intero sistema calcio più maturo, instaurando un rapporto più empatico tra attori e spettatori. “Stiamo andando nella direzione della massima apertura della comunicazione, cerchiamo di rendere più fruibili agli spettatori il processo decisionale. I maxischermi? Spero che gli arbitri non siano condizionati, nella Carabao Cup inglese ci sono già state sperimentazioni – ha aggiunto Zappi – Io che sono appassionato di rugby spero si possa importare nel calcio la cultura dell’apertura e delle civiltà proprio del mondo del rugby“. Una scommessa dunque. Che si può vincere solo con una ‘rivoluzione’.

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