Atalanta-Lecce, la protesta dei salentini: in campo con maglia senza loghi. Ecco perché

Il duro comunicato dei giallorossi contro la Lega Calcio, che ha rifiutato di rinviare il match ulteriormente dopo la morte del fisioterapista Graziano Fiorita

Clamorosa protesta annunciata dal Lecce a poche ore dalla partita contro l’Atalanta, valida per il posticipo della 34a giornata di Serie A, che la Lega Serie A ha deciso di far disputare domenica dopo averla rinviata dal venerdì in seguito alla morte improvvisa, giovedì scorso, del fisioterapista dei salentini Graziano Fiorita. I giallorossi, attraverso i loro canali social, hanno annunciato che “giocheremo la partita ‘dei valori calpestati’, ma lo faremo indossando una anonima casacca bianca, che non ci rappresenta, senza colori, stemmi e loghi. Torneremo a vestire la nostra maglia quando Graziano ritornerà a casa e sarà omaggiato, come merita, dalla sua gente”.

Il perché della protesta del Lecce

Nel duro comunicato il Lecce “ritiene che la decisione della Lega di recuperare la gara con l’Atalanta a poche ore di distanza dalla scomparsa del nostro Graziano Fiorita, sia terribilmente irrispettosa del grave lutto che ha colpito la famiglia del ragazzo, la Società ed i tifosi del Lecce. In altri casi, altrettanto dolorosi, sono state prese decisioni più ragionevoli. Emerge una gerarchia della morte in base al blasone della società colpita, o peggio ancora, in considerazione del ruolo rivestito da chi viene a mancare. Il ‘gruppo squadra‘, per chi conosce il calcio, rappresenta una bolla fuori dai riflettori dove le figure meno appariscenti possono essere trainanti esempi virtuosi. Era così per il nostro Graziano che per 26 anni ha prestato servizio nel Lecce e che, per quanto ci riguarda, continuerà a farlo, almeno finché ci sarà questa proprietà”.

“Questa gara non andava disputata oggi”

Graziano Fiorita è deceduto mentre era in ritiro con la squadra, lontano da sua moglie e dai suoi 4 figli ed ancora giace a migliaia di chilometri di distanza da casa – prosegue il comunicato – in attesa che il magistrato ne autorizzi il ritorno. Questa gara non andava disputata oggi, ma tutti i tentativi di rinviarla sono stati cinicamente rigettati”. Il Lecce ringrazia poi “il Ministro dello Sport Andrea Abodi che fino all’ultimo, ma senza successo, ha tentato di far disputare la partita in una data più consona. La squadra si presenterà regolarmente in campo nonostante sia partita dal Salento soltanto oggi, nella speranza, fino all’ultimo, di un ripensamento mai arrivato”, ma appunto senza loghi o stemmi. “La memoria di Graziano non si onora non presentandosi in campo o facendo giocare la Primavera. Ad una grave ingiustizia non si risponde violando platealmente le regole, come se per onorare Graziano si debba intraprendere una gara, tra noi e la Lega, a chi fa peggio“, conclude il Lecce.