L'ex rettore della Sapienza nuovo commissario per la Sanità calabrese. Il fondatore di Emergency: "Disponibile a dare una mano, da definire in quali termini"
Il commissario Giuseppe Zuccatelli – nominato dal governo per gestire l’emergenza Sanità in Calabria dopo la brutta figura in diretta tv del suo predecessore Cotticelli – rassegna le dimissioni e lo fa, come aveva più volte detto, solo dopo la telefonata del ministro della Salute, Roberto Speranza. “Oggi mi ha chiamato e mi ha chiesto di fare un passo indietro e io l’ho fatto – spiega interpellato da LaPresse – Si tratta di rispetto delle istituzioni”.
E il governo nomina dopo appena due settimane Eugenio Gaudio, ex rettore della Sapienza, su cui pende una indagine, avanzata dalla procura di Catania, per l’inchiesta denominata ‘Università bandita’ che riguarda presunte irregolarità su concorsi accademici che sarebbero stati truccati. L’avvocato Gian Domenico Caiazza, difensore di gaudio, getta acqua sul fuoco: “Allo stato dell’arte ci sono buoni motivi per ritenere imminente l’archiviazione nei confronti del mio assistito”.
Insomma la Calabria, orfana della sua presidente, Jole Santelli, morta prematuramente, non ha pace. E neanche l’uscita di scena di Zuccatelli sembra calmare le acque. Il suo sostituto eccellente, secondo le voci che si sono rincorse in questi giorni, doveva essere Gino Strada, fondatore di Emergency, contattato dallo stesso Giuseppe Conte la scorsa settimana, senza un seguito. Un dossier complicato da gestire, che lo stesso premier decide di prendere in mano, preferendo alla personalità ‘ingombrante’ di Gino Strada, quella di Gaudio. Ex rettore della Sapienza, da pochi giorni, ma non ancora completamente fuori dall’Università romana, e calabrese di nascita – precisamente di Cosenza – Gaudio dal 2020 è consigliere del ministro dell’Università e della Ricerca per formazione nell’area sanitaria e per i rapporti con il Servizio sanitario nazionale.
A Strada è stata invece affidata una sorta di consulenza mirata per la gestione dell’emergenza Covid nella regione. “Due nomi autorevoli – filtra da palazzo Chigi – che possono aiutare la sanità calabrese a ripartire”. Il numero uno di Emergency, tuttavia, non è un uomo che si lascia comandare. “Sono abituato a comunicare quando faccio le cose, quindi mi trovo a disagio in una situazione in cui si parla di qualcosa ancora da definire. Ringrazio il Governo per la fiducia e rinnovo la disponibilità a discutere di un possibile coinvolgimento mio e di Emergency su progetti concreti per l’emergenza sanitaria che siano di aiuto ai cittadini calabresi”. Per Strada, che in serata ha avuto un vivace scambio di idee con Conte, il tandem con Gaudio “semplicemente non esiste. Ribadisco di aver dato al Presidente del Consiglio la mia disponibilità a dare una mano in Calabria, ma dobbiamo ancora definire per che cosa e in quali termini”.
La nomina di Gaudio, e quindi la virata lontano da un incarico di peso per Strada – viene spiegato da fonti della maggioranza – arriva dopo una lunga discussione in seno ai componenti del governo, con Conte e il Partito democratico più propensi per un tecnico di fiducia. Proprio ieri il fondatore di Emergency aveva ribadito la sua disponibilità, lamentando poi il silenzio dell’esecutivo. Oggi il sostegno di Matteo Renzi, che sui social ha tentato di dare una spinta al governo: “È un uomo vero. Un dottore vero. Un italiano vero. Quando l’ho conosciuto mi ha emozionato. Se davvero è disponibile a fare il commissario in Calabria, il Presidente del Consiglio e il Ministro della Salute possono fare solo una cosa per rimediare al pasticcio Cotticelli/Zuccatelli: firmare oggi stesso la nomina di Gino Strada a commissario per la Sanità in Calabria, accompagnandolo fisicamente a Catanzaro”.
E le dimissioni di Zuccatelli hanno, per versi diversi, aperto numerose speranze. Nicola Morra esulta, “siamo sulla buona Strada”, per poi condividere con il Movimento5Stelle numerose perplessità sulla scelta di Gaudio, mettendo da parte un profilo di spessore come quello di Strada. Deluse anche le Sardine: “Il Governo rifiuta la disponibilità per l’incarico di Commissario di Gino Strada e opta per la scelta di Gaudio, un uomo di sistema che non segna alcuna volontà di discontinuità con il passato. L’ennesima occasione persa. Noi diciamo: fategli Strada”. Una scelta che potrebbe invece andare incontro alle richieste di Matteo Salvini: “Il commissario del governo Zuccatelli, quello dei consigli su ‘lingua in bocca per 15 minuti’, si è dimesso. Bene, giusto così. Ora speriamo che per la sanità della Calabria venga finalmente scelta una personalità calabrese e all’altezza del compito”.
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