La ministra dell'Interno Lamorgese assicura: "Nessuna militarizzazione delle città". A Natale servirà autocertificazione
Si concentreranno sulle principali arterie di traffico e i sui vari nodi delle reti di trasporto i controlli delle forze dell’ordine durante le festività di fine anno per verificare il rispetto delle restrizioni previste dall’ultimo Dpcm. Sono le indicazioni contenute nella circolare del Viminale ai prefetti per l’attuazione del Decreto del presidente del Consiglio dei ministri per contenere i contagi da coronavirus.
“Rafforzare controlli in aree a rischio”. “Si raccomanda di voler pianificare, nell’ambito dei lavori del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, mirati servizi di controllo del territorio, specie in prossimità delle festività natalizie, dedicando particolare attenzione alle aree di maggiore affollamento, in cui si possono verificare fenomeni di inosservanza, anche involontaria, delle misure di distanziamento interpersonale. All’uopo, andranno opportunamente sensibilizzati tutti gli attori della sicurezza urbana coinvolti nel dispositivo di controllo, tenuto conto della necessità di rafforzare le risorse in campo in ragione della maggiore gravosità dell’impegno” si legge ancora nella circolare del Viminale ai prefetti.
A Natale per spostamenti servirà autodichiarazione. “Si evidenzia che tra le situazioni di necessità, per le quali resta fermo l’uso del modulo di autodichiarazione, può farsi rientrare, a mero titolo di esempio, l’esigenza di raggiungere parenti, ovvero amici, non autosufficienti, allo scopo di prestare ad essi assistenza, secondo quanto già chiarito in apposita Faq pubblicata sul sito web del Governo”.
Predisporre rientro in sicurezza a scuola il 7 gennaio. “Si rileva che l’obiettivo di ripristinare nella misura del 75% della popolazione studentesca interessata la didattica in presenza ha un orizzonte temporale fissato, alla data del 7 gennaio 2021; sicché la convocazione del tavolo e le conseguenti attività coordinamentali andranno sollecitamente avviate dalle SS.LL., al fine di elaborare per tempo il documento operativo, previsto dalla norma, contenente le varie misure che i diversi attori istituzionali dovranno porre in essere nell’ambito delle rispettive competenze”. È quanto si legge ancora nella circolare inviata dal Viminale ai prefetti per l’attuazione del Dpcm.
I controlli nei prossimi giorni non porteranno ad una “militarizzazione delle città”, che “non ci può essere”. Quindi “toccherà ad ognuno di voi evitare che ci siano file di persone ravvicinate”. Lo dice la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, a ‘Live in Courmayeur’, su SkyTg24. I circa 70mila militari preposti ai controlli “li faranno con grande equilibrio – spiega – nel momento in cui teniamo aperti i negozi, lo facciamo anche per salvaguardare un certo tipo di economia”.
Secondo il capo del Viminale quello di Natale è “un sacrificio necessario che ci permetterà di affrontare l’anno nuovo in sicurezza”. “I controlli sono necessari da parte delle forze di polizia, tant’è che da settembre ad oggi ci sono stati circa 6 milioni di controlli, anche se il 52% nei mesi di ottobre e novembre. Il problema è la nostra responsabilità personale”, ha aggiunto Lamorgese.
L’esponente dell’esecutivo ha parlato anche degli aiuti economici stanziati per le categorie colpite dalla pandemia: “Il governo ha messo in campo risorse notevolissime per far fronte alle esigenze dei più deboli o per chi ha subito delle perdite”
“Nel nostro Paese anche attività svolte in nero, e questo momento di crisi ha inciso anche su questa parte della società. E in quel senso bisogna certamente intervenire”, ha inoltre sottolineato la ministra dell’Interno.
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