La cancelliera ha trovato l'accordo con i governatori dei Land: "Siamo costretti ad agire, e agiamo ora"
La Germania serra i ranghi e da mercoledì 16 dicembre entra in lockdown per quasi un mese. Angela Merkel e i governatori dei 16 Laender tedeschi hanno impiegato circa un’ora per arrivare all’accordo che chiude il Paese fino al 10 gennaio, nella speranza di abbassare contagi e morti da Covid. Nel fine settimana, il Robert Koch Institute ha registrato un significativo aumento delle nuove infezioni, con 5mila nuovi casi sabato rispetto alla settimana precedente (28.438 nuovi casi e 496 morti in 24 ore). Troppo per Merkel che è corsa ai ripari, trovando il consenso di tutti i Laender.
Da mercoledì nel Paese saranno così chiusi tutti i negozi, a esclusione di quelli di beni di prima necessità. Chiuse le scuole e gli asili, con didattica a distanza, chiusi anche parrucchieri e centri estetici. Rimane consentita la vendita di cibo d’asporto a condizione di non consumarlo nei pressi del locale, come spesso succede agli stand di dolci e specialità natalizie. Per le feste, sarà possibile incontrarsi per un massimo di 5 persone di due nuclei familiari, a eccezione delle giornate dal 24 al 26 dicembre, quando i Laender potrebbero aprire ma solo “a seconda del rispettivo tasso di infezione”. Nessuna eccezione invece per Capodanno quando saranno vietati anche i fuochi d’artificio.
Si chiede inoltre ai tedeschi di non viaggiare e “ridurre i contatti che non sono assolutamente necessari. Le restrizioni imposte a novembre non sono riuscite a ridurre significativamente il numero di nuove infezioni” di Covid-19, ha detto la cancelliera al termine dell’incontro. “Siamo costretti ad agire, e agiamo ora”, ha aggiunto la leader tedesca. Intanto, nel mondo si supera la soglia di 1,6 milioni di decessi per coronavirus. Sono infatti 1.607.461 i morti Covid nel mondo, secondo i dati aggiornati della Johns Hopkins University. Gli Stati Uniti sono il primo Paese per decessi con 297.843 vittime: oltre 16 milioni i contagi nel Paese (16.062.299).
Negli Usa i primi camion che trasportano le dosi del vaccino sviluppato da Pfizer e BioNTech sono partiti da un impianto di produzione del Michigan. Le spedizioni saranno scaglionate: lunedì arriveranno in 145 centri di distribuzione, martedì in altri 425 siti e mercoledì nei restanti 66. L’obiettivo, ha chiarito il ricercatore Moncef Slaoui, capo scientifico dell’operazione Warp Speed (avviata dall’amministrazione Trump per velocizzare lo sviluppo di un vaccino) è di immunizzare circa 100 milioni di persone entro marzo 2021.
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