L’Agenzia europea per i medicinali accelera sul vaccino contro il coronavirus. Dopo il pressing portato avanti per giorni dal ministro tedesco della Salute, Jens Spahn, e le indiscrezioni diffuse da Bild su un’autorizzazione anticipata al 23 dicembre, è arrivata l’ufficialità dell’Ema. È prevista per il 21 dicembre una riunione straordinaria, nella quale sarà valutato il farmaco di Pfizer-BioNTech (già in uso in Regno Unito, Canada e Stati Uniti). L’incontro si sarebbe dovuto tenere il 29 dicembre (e “verrà mantenuto se necessario”), ma da giorni Berlino premeva sull’Agenzia affinché stringesse i tempi per giungere “a un’approvazione prima di Natale, in modo da poter ancora iniziare a vaccinare quest’anno”, nell’idea di Spahn.
“Accolgo con favore la notizia che l’Ema ha anticipato il suo incontro per discutere del vaccino Pfizer/BioNTech prima di Natale. Probabilmente i primi europei saranno vaccinati prima della fine del 2020!”, annuncia la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Il comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) dell’Agenzia “porterà a termine la sua valutazione il prima possibile e solo una volta che i dati sulla qualità, sicurezza ed efficacia del vaccino saranno sufficientemente solidi e completi per determinare se i benefici del vaccino superano i suoi rischi”. E, a quel punto, “la Commissione europea accelererà il suo processo decisionale” per dare l’autorizzazione all’immissione in commercio del farmaco.
Nel frattempo negli Stati Uniti, la Food and drug administration ha diffuso una valutazione positiva sul vaccino sviluppato da Moderna e gli Istituti nazionali di sanità (Nih). Per l’Agenzia è efficace e sicuro e una decisione conclusiva è attesa dopo giovedì, giorno in cui un gruppo di esperti esterni fornirà le proprie raccomandazioni.
Nel frattempo ha attirato l’attenzione la mossa del regista americano Oliver Stone, che ha fatto sapere di avere ricevuto il vaccino russo Sputnik V. “Non so se funzionerà, ma ho sentito cose positive”, ha detto al riguardo in un’intervista all’emittente Channel One. Stone, impegnato in tour tra le centrali nucleari del Paese in vista del suo prossimo documentario sul cambiamento climatico, ha riferito di avere intenzione di tornare per ricevere la seconda dose. “Sono fiducioso – ha aggiunto -, è un ottimo vaccino, non capisco perché venga ignorato in Occidente”. La Russia ha lanciato la campagna di vaccinazione a livello nazionale alla fine della scorsa settimana cominciando dai lavoratori ad alto rischio, dal settore dell’istruzione e da altri operatori di età compresa tra 18 e 60 anni. Il regista 74enne ha ricevuto il farmaco nonostante non rientri tra queste categorie.
In Francia il premier Jean Castex, con l’avvicinarsi delle festività natalizie, ha invece incoraggiato i cittadini ad auto-isolarsi per 8 giorni prima di Natale, spiegando che questo tipo di approccio è volto a prevenire l’intasamento di laboratori e farmacie da parte di chi si sottoporrebbe al test. Castex ha suggerito anche che i genitori preoccupati per la salute di parenti considerati in fasce vulnerabili possano non mandare i figli a scuola a partire da giovedì, proprio per rispettare il periodo di confinamento in attesa del Natale.