Mentre l'Unione europea supera i 500mila cittadini morti con Covid-19, la presidente della Commissione Ursula von der Leyen è tornata a promettere che il 70% degli europei sarà vaccinato entro l'estate
Mentre l’Unione europea supera i 500mila cittadini morti con Covid-19, la presidente della Commissione Ursula von der Leyen è tornata a promettere che il 70% degli europei sarà vaccinato entro l’estate. E ha fatto autocritica sulle vaccinazioni, attribuendo a “eccesso di ottimismo” alcune pecche della strategia di Bruxelles. La ex ministra tedesca è intervenuta all’Europarlamento, dove ha difeso l’approccio comunitario alla gestione della pandemia e lo sforzo per contrastare il virus in modo unito e compatto. Ma ha pronunciato anche dei ‘mea culpa’: “Non siamo ancora dove vorremmo essere. Siamo arrivati in ritardo nell’autorizzazione, siamo stati troppo ottimisti sulla produzione di massa, un po’ troppo sicuri del fatto che le quantità ordinate sarebbero state consegnate in tempo utile”.
“Dovremmo chiederci perché e quali insegnamenti potremmo trarre”, ha detto, elogiando l’Italia come uno dei Paesi che “mostrano che la campagna di vaccinazione in Europa ha preso velocità”. La presidente ha anche rivendicato la scelta di un ordine collettivo dei vaccini: “Abbiamo fatto bene ad agire insieme e in modo solidale”. Promettendo di imparare dagli errori, ha sottolineato che “la prossima settimana lanceremo la nostra agenda di preparazione contro le nuove varianti”. Le varianti, lo spettro che spaventa il mondo e che ha spinto molti Paesi a imporre nuovi lockdown, chiudere confini e ordinare controlli rafforzati ai viaggiatori. Sinora, l’Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha approvato tre vaccini per il blocco, quelli prodotti da Pfizer-BioNTech, Moderna e Oxford-AstraZeneca, e ne sta valutando altri. Ciò tra le critiche a Bruxelles, perché il blocco è stato più lento di altri, tra cui Regno Unito, Israele e Stati Uniti.
Nel frattempo, l’Ue scavalca la tragica soglia dei 500mila morti in un anno di pandemia, mentre nel mondo i morti sono ormai più di 2,3 milioni. I dati sono stati anticipati dalla Johns Hopkins University, in attesa che lo European Centre for Disease Prevention and Control aggiorni il dato domani (giovedì). Il bilancio più pesante resta quello degli Usa, con oltre 468mila decessi. La seconda ondata ha messo in ginocchio il Vecchio continente, costringendo Paesi dal Portogallo alla Finlandia a restrizioni, lockdown, corsa contro il tempo sui vaccini. Nel Regno Unito, ha informato il premier Boris Johnson, 13 milioni di britannici hanno ricevuto la prima dose, somministrata a oltre il 90% degli over-75 nelle case di riposo. In cinque settimane, ha rivendicato il conservatore, 13 milioni di persone sono state vaccinate, poco meno dei 15 milioni considerati l’obiettivo di metà febbraio. In Germania, invece, il lockdown rigido è stato esteso fino al 7 marzo, con alcune eccezioni tra cui la riapertura delle scuole e quella dei parrucchieri in programma già il 1. La decisione è stata presa durante il vertice tra la cancelliera Angela Merkel e i governatori dei Laender
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