Resta la deroga per la visita ai parenti con massimo di due persone, ma non nelle zone rosse. Bonaccini: "Cambio di passo su vaccini e razionalizzare la comunicazione su provvedimenti"

Il Consiglio dei ministri ha prorogato fino al 27 marzo, cioè per trenta giorni, il divieto di spostamento tra le Regioni in zona gialla e arancione. Non sarà invece consentito in zona rossa. Restano anche le limitazioni e le deroghe per la visita ai parenti per un massimo di due persone.

Ieri il ministro Maria Stella Gelmini aveva riunito in videconferenza le regioni e gli enti locali chiarendo che “non possiamo pretendere di chiamarvi a ratificare decisioni già prese, ma possiamo e vogliamo chiedervi di partecipare ad un processo decisionale che certo dovrà essere tempestivo, che certo dovrà essere snello, ma che non potrà calare sulle vostre teste”. 

Lunedì il Presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini ha ribadito la richiesta di un cambio di passo sul piano vaccinale. Credo che tutte le istituzioni avvertano l’urgenza di un cambio di passo per quel che riguarda il piano vaccini, anche in considerazione dell’alta potenzialità delle Regioni di imprimere un’ulteriore accelerazione della campagna vaccinale che oggi ha un’arma in più grazie all’accordo che abbiamo sottoscritto con i medici di medicina generale”, ha detto il governatore dell’Emilia-Romagna. “Per questo motivo – prosegue Bonaccini – abbiamo chiesto al Governo un’attenta valutazione della possibilità di utilizzare la filiera farmaceutica e gli stabilimenti produttivi esistenti nel nostro Paese”.

Il Presidente della Conferenza delle Regioni chiede anche una discontinuità sui provvedimenti anti-Covid. “Va razionalizzata anche la comunicazione delle decisioni assunte facendo in modo che ogni determinazione sia annunciata con congruo anticipo per non disorientare i cittadini, per non alimentare un clima di incertezza e per permettere le conseguenti scelte organizzative alle categorie interessate”.

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