Secondo la bozza presentata, sarà possibile vaccinare all'interno dei posti di lavoro

Conferenza unificata per il piano vaccini con il governo e le Regioni. “Si suggerisce il seguente ordine di priorità delle categorie di persone da vaccinare nel proseguimento della campagna vaccinale. Categorie prioritarie in base all’età e alla presenza di condizioni patologiche – si legge nella bozza – Categoria 1. Elevata fragilità (persone estremamente vulnerabili; disabilità grave); Categoria 2: Persone di età compresa tra 70 e 79 anni; Categoria 3: Persone di età compresa tra i 60 e i 69 anni; Categoria 4: Persone con comorbidità di età <60 anni, senza quella connotazione di gravità riportata per le persone estremamente vulnerabili; Categoria 5: Resto della popolazione di età <60 anni. Sono inoltre considerate prioritarie le seguenti categorie, a prescindere dall’ età e dalle condizioni patologiche, quali:Personale docente e non docente, scolastico e universitario, Forze armate, di Polizia e del soccorso pubblico, servizi penitenziari e altre comunità residenziali”. 

Nella bozza si legge: “Sono inoltre considerate prioritarie le seguenti categorie, a prescindere dall’età e dalle condizioni patologiche: Personale docente e non docente, scolastico e universitario, forze armate, di polizia e del soccorso pubblico, servizi penitenziari e altre comunità residenziali”. Infine, “sarà possibile, qualora le dosi di vaccino disponibili lo permettano, vaccinare all’interno dei posti di lavoro, a prescindere dall’età, fatto salvo che la vaccinazione venga realizzata in sede, da parte di sanitari ivi disponibili, al fine di realizzare un notevole guadagno in termini di tempestività, efficacia e livello di adesione”.

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