In attesa del verdetto di Ema su AstraZeneca i medici tornano a chiedere maggiori garanzie
In attesa del verdetto di Ema sul vaccino AstraZeneca, nel pieno di una campagna vaccinale anti-Covid all’ennesima battuta d’arresto per il blocco delle somministrazioni del siero anglo-svedese, i medici tornano a chiedere maggiori garanzie.
“Di fronte a una campagna vaccinale di massa, e per non metterla a rischio, bisogna chiarire che le conseguenze intrinseche della somministrazione di un vaccino non sono responsabilità del medico che somministra il siero – evidenzia intervistato da LaPresse il presidente della Fnomceo Filippo Anelli -. Il coinvolgimento in un’inchiesta, deve avvenire solo lì dove ci sia una manipolazione, e non per ‘atto dovuto’. Per questo chiediamo protezione”. Il messaggio è chiaro: quando un siero finisce sotto inchiesta, non ci può andare di mezzo il medico che ha vaccinato.
La richiesta di uno ‘scudo penale’ non è la prima volta che arriva dall’inizio della pandemia: “Serve innanzitutto buonsenso”, è il parere dell’avvocato Gaetano Scalise, esperto di responsabilità professionale medica e vice presidente della Camera penale di Roma.
“Lo ‘scudo penale’ per i medici si può fare con un provvedimento emergenziale legato alla pandemia – sottolinea il legale -. E serve non solo sul fronte ‘vaccino’ ma su diverse questioni legate all’emergenza. Bisogna far sì che i medici ne rispondano penalmente solo in caso di dolo o colpa grave nei confronti dei pazienti”.
Il pensiero va alle scelte cui sono stati costretti tanti medici, soprattutto nella fase iniziale della pandemia, quando le terapie intensive erano sovraffollate e non era possibile curare tutti i pazienti.
Proprio pensando ai rischi legati al lavoro dei medici impegnati nella campagna vaccinale, la Fnomceo ha proposto alcune assicurazioni professionali integrative, a prezzi calmierati, per coprire eventuali rischi legati alle nuove mansioni, che si aggiungono a quella, obbligatoria, che possiede ogni medico in servizio.
Intanto le somministrazioni di AstraZeneca, che in questa fase sono la maggior parte, restano ferme fino alla decisione di Ema sulla sicurezza del siero, che dovrebbe arrivare giovedì. Sul tema la Fnomceo attende il responso, le verifiche sulla sicurezza dei vaccini vanno eseguite con la massima attenzione, sottolinea Anelli. Ma “sappiamo che tutti i farmaci hanno un margine di rischio – aggiunge – per quanto riguarda effetti collaterali o eventuali reazioni avverse. I vaccini sono tra i farmaci più sicuri che abbiamo: anche oggi un’aspirina può determinare una emorragia intestinale e può essere molto più pericolosa di un vaccino
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