Il presidente della Commissione Antimafia: "Cerchiamo di costruire con atteggiamenti positivi"

“Un tempo i latini insegnavano: ‘Tot capita, tot sententiae’ [‘Quante le teste, altrettanti i giudizi’. ndr]. E no, non va bene. Se la regola è quella, deve avere la stessa applicazione su tutto il territorio nazionale. Però siamo in Italia e avviene l’inverosimile”. Lo ha dichiarato il presidente della Commissione Antimafia Nicola Morra, a proposito del problema vaccini in Italia. Morra è giunto al Tribunale Militare di Napoli per seguire il processo a carico del carabiniere Paolo Conigliaro, audito dalla stessa Commissione in relazione al mancato scioglimento del comune di Capaci per infiltrazione mafiosa. “Adesso cerchiamo di costruire con atteggiamenti positivi, anche tirando le orecchie a chi sbaglia, perché chi sbaglia va la prima volta affettuosamente, la seconda volta meno affettuosamente, richiamato ai suoi doveri, perché siamo tutti obbligati ad adempiere obblighi per le funzioni che svolgiamo”, ha aggiunto Morra. “Il Sistema sanitario nazionale deve tutelare la salute dei cittadini italiani. Se non è capace, qualche domanda ce la dovremmo fare”.

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