Il premier: "Chiudere dipende esclusivamente dai dati a disposizione"
“È impensabile tenere chiusa l’Italia anche per tutto il mese di aprile. Nel nome del buonsenso che lo contraddistingue – e soprattutto dei dati medici e scientifici – chiediamo al presidente Draghi che dal 7 aprile, almeno nelle regioni e nelle città con situazione sanitaria sotto controllo, si riaprano (ovviamente in sicurezza) le attività chiuse e si ritorni alla vita a partire da ristoranti, teatri, palestre, cinema, bar, oratori, negozi”. Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini. “Qualunque proposta in Consiglio dei Ministri e in parlamento avrà l’ok della Lega solo se prevederà un graduale e sicuro ritorno alla vita”.
La reazione di Draghi
“Che continuare a tenere chiuso sia pensabile o impensabile dipende esclusivamente dai dati a disposizione, le misure prese hanno dimostrato di non essere campate in aria. Riaprire è auspicabile ma le decisioni si prendono in base ai dati”. Lo dice il premier Mario Draghi in conferenza stampa, rispondendo a chi chiede un commento alle parole di Matteo Salvini che ha definito “impensabile” una chiusura fino al 30 aprile.
Altre reazioni
“Le parole giuste sono quelle del Presidente Draghi: sulle riaperture bisogna far parlare i dati. Di impensabile c’è la posizione di Salvini, che peraltro con i suoi ministri al governo non sta facendo niente di ciò che dice”. Lo afferma il senatore Pd Andrea Marcucci.
“Ritengo molto importante quello che ha detto oggi il presidente Draghi sulle riaperture che dipendono dai dati, ha detto semplicemente la verità e chiarisce che se la Lega vuole stare in questo governo deve smetterla con il linguaggio doppio, cioè con il dire una cosa e farne un’altra”. Così il segretario del PD Enrico Letta, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata