La Lega bolla lo sfogo dell'influencer come "falsa notizia" e arriva a chiedere la restituzione dell'Ambrogino d'Oro
Debutto ok per la piattaforma di Poste italiane in Lombardia per i vaccini anti Covid, ma a fare discutere è il caso Chiara Ferragni. L’influencer sbotta su Instagram per la chiamata arrivata, a suo dire, last minute alla nonna del marito Fedez, ma l’Agenzia di tutela della salute Città metropolitana di Milano rintuzza e segnala che la signora Luciana Violini “ha omesso il Comune di residenza nella compilazione dell’adesione”. Se il M5S Lombardia deposita un’interrogazione al Pirellone, perché “i lombardi non sono tutti Ferragni”, la Lega bolla lo sfogo della Ferragni come “falsa notizia” e arriva a chiedere la restituzione dell’Ambrogino d’Oro.
Certo è che nella prima giornata di prenotazione per le somministrazioni per la fascia di età compresa tra i 75 e i 79 anni, alle 18, ha interessato complessivamente 192.114 lombardi. Nel dettaglio, 177.313 sulla piattaforma digitale ‘Regione/Poste Italiane’; 11.551 al contact center; 1.647 con i portalettere; 1.603 agli sportelli Postamat. Il governatore, Attilio Fontana, parla di “buona notizia: hanno già aderito circa 200mila lombardi, quasi la metà della platea di riferimento”.
Nel frattempo, la Regione ribadisce che completerà la fase vaccinale dedicata agli ultraottantenni entro l’11 aprile. In particolare, “dal 7 all’11 aprile gli over 80, che non hanno aderito alla campagna vaccini anti-Covid e coloro che ancora non sono stati chiamati – dice la vicepresidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti – potranno vaccinarsi recandosi semplicemente presso il centro vaccinale più vicino. Dovranno essere muniti di documento di identità e tessera sanitaria”.
A tenere banco è la polemica innescata dalla Ferragni, condita da un botta e risposta con l’Ats Milano. “La nonna di Fedez farà il vaccino? E sapete perché? Perché dopo le mie stories di critica sulla gestione dei vaccini di ieri un addetto alla vaccinazione ha chiamato nonna Luciana chiedendo ‘Lei è la nonna di Fedez? Alle 12 può venire a fare il vaccino’. Se ieri ero arrabbiata oggi – si sfoga su Instagram – lo sono ancora di più”. E ancora: “Le altre nonne che hanno lo stesso diritto e non hanno chi può farsi sentir mediaticamente come faranno?”. La moglie di Fedez chiede poi “il vaccino per tutte loro, per tutte le persone fragili, per tutti coloro i cui diritti fino a oggi sono stati calpestati”. E non si è fatta attendere la replica dell’Ats, secondo cui “nessuno dei nostri operatori ha chiesto alla signora se fosse ‘la nonna di Fedez’. La somministrazione offerta alla signora citata da Chiara Ferragni (che ha omesso il Comune di residenza nella compilazione dell’adesione) è avvenuta anche per altri cittadini”. L’Ats ricorda ancora che “riceve ogni giorno decine di segnalazioni in merito a cittadini over 80” e, “alla luce di verifiche, nella maggior parte di casi, si tratta di disguidi dovuti ad errori nella compilazione della domanda”.
C’è di più. La Giunta guidata da Fontana ha approvato una delibera che prevede l’accordo di cooperazione con le università lombarde per la campagna vaccinale Covid-19 e l’avviso per raccogliere la disponibilità degli specializzandi. Obiettivo: imprimere un’accelerata. Per il segretario regionale del Pd, Vinicio Peluffo, dopo la “denuncia indignata di Chiara Ferragni”, “per la Giunta regionale esistono cittadini di serie A e serie B”. Il leader della Lega, Matteo Salvini, punta a spegnere le polemiche: “In Lombardia siamo a più di 1,6 milioni di dosi somministrate. Fortunatamente qua non abbiamo visto i furbetti di altre regioni italiane: assessori, giornalisti e avvocati che, magari, a 30 anni hanno saltato la fila”.
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