Il presidente della Campania: "Non parteciperemo più alle riunioni della Conferenza Stato-Regioni"

De Luca contro tutti. Si potrebbe riassumere così la giornata del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che ha aperto la settimana con bordate pesantissime nei confronti del governo, rispetto al piano vaccinale. Non ha risparmiato nessuno, neanche gli altri colleghi presidenti di Regione. L’annuncio di questa mattina ha del clamoroso: “Non parteciperemo più alle riunioni della Conferenza Stato-Regioni perché non intendiamo più essere presi in giro”. Il governatore campano ha lanciato strali in direzione Roma, da Benevento, dove è intervenuto ad un paio di iniziative pubbliche. Prima di arrivare nella città del sindaco Clemente Mastella, suo alleato in Regione, De Luca ha parlato al telefono con il commissario di governo per l’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo. “Una volta completati gli ultra 80enni, noi non intendiamo procedere per fasce di età”, ha fatto sapere De Luca, chiarendo meglio: “Dedicheremo la struttura pubblica esclusivamente a curare i fragili, le persone anziane, ma lavoreremo su due piani, lavoreremo anche sui settori economici, perché se decidiamo di andare avanti solo per fasce di età, quando avremo finito le fasce di età l’economia italiana sarà morta”. L’ex sindaco di Salerno è un fiume in piena e sottolinea nuovamente “lo scandalo della mancata consegna dei vaccini alla Campania”. “Ho appena comunicato al commissario Figliuolo che se per aprile non arrivano i duecentomila vaccini in meno che ci hanno sottratto nei tre mesi che abbiamo alle spalle prenderemo misure clamorose” ha ribadito De Luca. Decisioni clamorose che De Luca anticipa: “Intanto non parteciperemo più alle riunioni della Conferenza Stato-Regioni perché non intendiamo più essere presi in giro”.

A stretto giro è arrivata la risposta della struttura commissariale del generale Figliuolo in cui si ribadisce che la campagna vaccinale “deve proseguire in modo uniforme a livello nazionale, senza deroghe ai principi che lo regolano, facendo riferimento all’Ordinanza n. 6, che indica le categorie prioritarie di persone da proteggere dal Covid 19”.

La faida con il governo si è aperta dopo l’annuncio di De Luca di voler rendere Covid free le isole campane Ischia, Capri e Procida, per poi passare alla Costiera. Decisione alla quale si è fermamente opposto il collega dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. “La Campania lavorerà per avere le isole Covid free – rimarca De Luca, alzando l’asticella dello scontro -. O si fa oggi questa operazione o perdiamo un altro anno di turismo che significa a decine di migliaia di stagionali senza pane. La Campania – dice senza mezzi termini – andrà avanti e non chiederà l’autorizzazione a nessuno né a Roma, né a Bruxelles, né alle Nazioni Unite”. Critiche sono piovute dall’opposizione. Il gruppo regionale della Lega considera le parole di De Luca “irresponsabili, come benzina sul fuoco”. Mentre per il senatore Iannone (FdI) “De Luca contro il governo è la solita farsa”. Il governatore ha incassato anche la replica di Figliuolo, ma a questo punto nulla pare scalfire le decisioni annunciate da De Luca.

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