Centinaia di commercianti, arrivati da tutta Italia, hanno preso parte alla manifestazione organizzata al Circo Massimo

Ancora proteste, accompagnate da una specifica richiesta: una data certa per riaprire tutte quelle attività chiuse a causa dell’emergenza coronavirus. Centinaia di commercianti, arrivati da tutta Italia, hanno preso parte alla manifestazione organizzata al Circo Massimo di Roma per far sentire la propria voce. Durante il sit-in si sono registrati attimi di tensione quando all’improvviso un gruppo di manifestanti ha provato a lasciare il presidio per tentare di dirigersi in corteo verso piazza Montecitorio. L’iniziativa però è stata bloccata sul nascere dalla polizia, schierata in tenuta antisommossa. “Siamo una piazza tranquilla, pacifica, non siamo qui per fare scontri, siamo qui a testimoniare il disagio di una categoria dopo un anno” era stato il messaggio in avvio di sit-in da parte degli organizzatori, tra cui Roberta Pepi, ristoratrice romana dell’associazione ‘Roma Più Bella’, netta nel chiedere “una data certa per le riaperture, per tutti”.

“Libertà!” è stato il coro intonato a più riprese dai manifestanti, alcuni dei quali hanno alzato un filo di mutande gialle, arancioni e rosse – chiaro riferimento al sistema delle zone con cui da mesi il governo sta gestendo il contagio nelle differenti regioni – con la scritta: “L’Italia a colori ci ha lasciato in mutande ma ora basta”. Esposto anche il cartello ‘Lavoro=Dignità’, con una donna che ha donato a un poliziotto un mazzolino di fiori ricordando la propria difficile situazione: “Siamo uguali, anche voi avete figli. Io ho un’attività, ho aperto da sei mesi e da 5 e mezzo sono chiusa. Non ho più niente per pagare niente”. Alla fine, dopo il blocco dell’area attorno al Circo Massimo e la chiusure di strade anche intorno a Montecitorio, una delegazione di cinque persone è stata ricevuta a Largo Chigi dal sottosegretario Deborah Bergamini.

Non solo a Roma però sono andate in scena le proteste. Un nuovo stato di agitazione ha visto coinvolti i mercatali della Campania che sono tornati in strada per manifestare il proprio dissenso verso le attuali restrizioni. Gli ambulanti, con furgoni e camioncini, hanno bloccato la circolazione dell’autostrada A1 nei pressi di Caserta Nord. Scene simili, sempre sull’A1 ma stavolta all’altezza di Orte, hanno visto protagoniste decine di persone che avevano preso parte alla manifestazione organizzata nella Capitale. “Vogliamo riaprire, senza fasce a colori e senza coprifuoco” la richiesta dei ristoratori scesi in strada: “Siamo stati a Roma e non ci hanno accolto. Noi dormiamo qua. Siamo stanchi di parlare, vogliamo tutelare il nostro lavoro”.

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