Kluge: "Situazione resta grave. Non abbassare la guardia e velocizzare le vaccinazioni"

La regione europea ha superato la soglia psicologica del milione di decessi per Covid-19, mentre la situazione resta “grave” con 1,6 milioni di nuovi casi confermati ogni settimana. A fornire il bilancio è Hans Kluge, responsabile dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per i 53 Paesi della regione europea, mentre è questione di ore perché un’altra tragica soglia sia superata: la Francia si appresta a contare oltre 100mila decessi per la malattia, terzo Paese in Europa dopo Regno Unito (ora oltre 127mila) e Italia (oltre 115mila). A livello globale, la Johns Hopkins University conta quasi 3 milioni di morti: le Americhe sono il continente più colpito, seguite dall’Europa. Stati Uniti, Brasile e Messico contano insieme oltre 1,1 milioni di morti.

Parlando ai giornalisti durante una visita in Grecia, Kluge ha invitato l’Europa a non abbassare la guardia e a velocizzare le vaccinazioni, mentre le varianti spingono le nuove infezioni. Ha parlato di “primi segni che la trasmissione potrebbe rallentare in diversi Paesi” e citato “l’incidenza in calo” tra le persone più anziane. L’incidenza dei decessi tra gli over 80, prioritarie nelle vaccinazioni, è calata infatti a circa il 30%, il dato più basso dall’inizio della pandemia. Il Regno Unito, in particolare, ha visto contagi e morti scendere drasticamente da gennaio, grazie alla veloce campagna vaccinale e a un lockdown prolungato, ora allentato gradualmente.

Kluge ha anche fatto riferimento ai rari casi di eventi tromboembolici in alcune persone vaccinate: “Per ora il rischio di soffrire di coaguli di sangue è molto più alto per chi ha il Covid-19 che per chi abbia ricevuto il vaccino AstraZeneca”, ha detto. “Non ci sono dubbi, il siero AstraZeneca è efficace nel ridurre i ricoveri in ospedale per Covid-19 e prevenire i decessi”, ha aggiunto, dicendo che l’Oms ne raccomanda l’uso a tutte le persone adulte idonee.

La situazione, nel mondo, è molto diversa in base a dove si guarda. Israele è riuscito a tornare a una parvenza di normalità, grazie al tasso di vaccinazione più alto al mondo. L’India è invece in allarme, con contagi schizzati oltre 200mila in 24 ore che hanno spinto a convertire gli hotel in ospedali e imporre lockdown locali a New Delhi e Mumbai. E in Brasile la situazione è sempre più drammatica, mentre continuano le accuse al governo di inazione e malagestione, con gli oltre 3mila decessi al giorno che hanno portato a più di 360mila il totale (oltre 13,4 milioni i contagi). E a causa altre sofferenze e morti è la carenza di sedativi: un’infermiera dell’ospedale Albert Schweitzer di Rio de Janeiro ha raccontato a G1 che i pazienti più gravi vengono intubati da svegli e tenuti legati ai letti. “Il contenimento meccanico, senza sedativi, è un forma di tortura”, ha raccontato. Un’altra infermiera, dell’ospedale São José, ha spiegato che parte dei decessi per Covid-19 è legata alla mancanza dei farmaci: “Non ci sono medicinali, non ci sono sedativi. I medici sono disperati, piangono, perché non si può aiutare. Non ci sono nemmeno siringhe e aghi”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata