Scuole, Fontana: “Con trasporto pubblico al 50% insostenibile rientro al 100%”. Cisl: “Siamo preoccupati”

Il governatore della Lombardia lancia l'allarme: "Soluzione possibile è dilazionare gli ingressi. "Gissi (Cisl Scuola): "Serve di più per garantire la sicurezza"

Il governatore della Lombardia Attilio Fontana lancia l’allarme sul rientro a scuola al 100% il 26 aprile previsto dal governo, in relazione alla capienza dei mezzi pubblici. “Per quanto riguarda la riapertura del trasporto pubblico i tavoli con le prefetture sono sempre aperti, ma dobbiamo risolvere il problema dell’equazione insostenibile che vede le scuole al 100% e la copertura dei treni al 50%. Questo è un problema che abbiamo già evidenziato al governo”, ha detto il presidente della Regione a Sky Tg24, 

“Nell’incontro previsto nel pomeriggio sentiremo le riflessioni del governo. Ci sono in campo una serie di soluzioni, una delle quali sarebbe quella di dilazionare l’ingresso degli studenti nelle scuole”, ha aggiunto l’esponente della Lega. “Bisogna trovare soluzione intermedie per consentire riapertura e norme anticontagio. La priorità in assoluto è tenere aperte le scuole: mi piangeva il cuore chiuderle. Però in questo momento delicato bisogna stare attenti”, ha chiarito il governatore della Lombardia.

Preoccupazione viene espresso anche dai sindacati. “Ritornare all’attività didattica in presenza anche nella secondaria di II grado è un’esigenza fortemente avvertita, in primo luogo da ragazze e ragazzi per i quali fare scuola fuori da un contesto di relazioni dirette con insegnanti e compagni di classe è un problema che non può essere certo sottovalutato. E tuttavia non mancano le preoccupazioni per un rientro in classe generalizzato che avverrà tra pochi giorni, perché la diffusione del contagio non può ancora dirsi sotto controllo e soprattutto non è sostanzialmente cambiata la situazione per quanto riguarda l’organizzazione delle attività all’interno e all’esterno della scuola”, scrive in una nota Maddalena Gissi, segretaria generale CISL Scuola.

“Immutati gli spazi a disposizione, con aule nelle quali sarà difficile garantire la presenza in contemporanea di tutti gli alunni rispettando i parametri del distanziamento, oltretutto in presenza di varianti che aumentano il rischio di trasmissione del contagio – prosegue Gissi -. Non sembra garantita nemmeno la distribuzione di dispositivi individuali adeguati al nuovo livello di rischio (mascherine FFP2), e anche sul tracciamento preventivo attraverso test, sia pure semplificati, il Ministero afferma di non essere in grado di assicurarne la necessaria diffusione. Sui trasporti, vero e proprio epicentro del rischio di contagio, difficile pensare che si riesca a fare in pochi giorni ciò che non si è fatto per mesi”.