L’Italia e la corsa dei vaccini per arrivare “entro metà luglio” ad avere “il 60% della popolazione immunizzata con prima e seconda dose”. Il generale Francesco Paolo Figliuolo alza l’asticella consapevole di come una vaccinazione di massa possa permetterci di passare “un’estate un po’ più tranquilla ma sempre seguendo le regole”. Dopo le ‘licenze’ iniziali prese da parte delle Regioni la linea tracciata dal commissario è chiara: si va avanti per classi di età con poche deroghe. Il prima possibile infatti bisogna mettere in sicurezza gli over 65, anche solo con una prima dose. E la “linea di frattura” sotto la quale si potrà “dare la disponibilità alle aziende di vaccinare il personale e permettere così uno slancio economico al Paese”. Un discorso che potrebbe essere affrontato “a partire da fine maggio”.
Intanto Figliuolo spiega che il target delle 500mila dosi giornaliere, previsto proprio per fine aprile, è stato praticamente raggiunto. “I dati del pomeriggio mi portano una proiezione di una forbice fra le 480mila e le 520mila dosi”, rivela nel salotto di Porta a Porta. “La macchina organizzativa è pronta – aggiunge – ora abbiamo anche la benzina”. Ed è proprio sotto l’aspetto dell’approvigionamento che negli ultimi giorni sono stati compiuti i progressi maggiori. Entro queste ore giungeranno all’hub azionale della Difesa all’interno dell’aeroporto militare di Pratica di Mare circa 2,5 milioni di dosi facenti parte di tre lotti distinti. Oltre 2 milioni di Vaxzevria (AstraZeneca), più di 270mila di Moderna e circa 160mila di Janssen (Johnson&Johnson), che verranno ripartiti e poi distribuiti nei prossimi giorni alle Regioni-Province autonome. Un carico che, unito ai 2,2 milioni di dosi Pfizer avvenuto lo scorso 27 aprile “permetterà alle Regioni di consolidare il trend in crescita delle somministrazioni dall’inizio della campagna vaccinale nazionale”, sottolineano dalla struttura commissariale. L’auspicio futuro di Figliuolo è quello di arrivare a 6-700mila dosi giornaliere per giungere a fine settembre “all’80% di immunizzazioni”.
Intanto dalla Germania, dove si è toccata quota 1,1 milioni di somministrazioni in sole 24 ore, il ceo di BioNTech, Ugur Sahin, fa sapere che tra poche settimane i ragazzi in età compresa fra 12 e 15 anni potrebbero essere vaccinati. Probabilmente dall’inizio di giugno. Ovviamente sarà necessaria l’autorizzazione da parte dell’Ema ma ciò “può accadere rapidamente” visto che la valutazione dei test “dura in media dalle quattro alle sei settimane”.