Così la presidente della Commissione europea durante il suo intervento sullo Stato dell'Unione
Sulla pandemia e la sua gestione l’Italia aveva ragione. Lo dice la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo discorso sullo Stato dell’Unione ricordando l’inizio della diffusione del coronavirus: “L’Unione europea non è stata pensata per affrontare le crisi sanitarie, come una pandemia. Ricordo bene nei primi giorni” – dice von der leyen -: “gli italiani chiedevano all’Ue di intervenire e chiedevano coordinamento, avevano ragione. L’Ue doveva intervenire ed è cio che abbiamo fatto”. L’Unione europea “ha dimostrato che l’unione delle democrazie è in grado di rispondere al tempo di crisi. Per i suoi cittadini e per il resto del mondo. Siamo rimasti sui nostri valori e abbiamo dimostrato che anche in questo periodo di pandemia sappiamo affrontare anche altre grandi sfide del nostro tempo”, ha aggiunto ribadendo che senza un reale coordinamento tra i paesi membri – come nel caso dei vaccini – l’Europa sarebbe andata in frantumi. “Abbiamo deciso di procurarci insieme i vaccini ed è stata la decisione giusta. Non voglio immaginare che cosa sarebbe successo se alcuni grandi Paesi si fossero procurati i propri vaccini da sè e i Paesi piccoli fossero rimasti senza”, sono “certa che economicamente non avrebbe auto senso e politicamente avrebbe fatto a pezzi l’Unione”.
E proprio sul tema delle dosi e dei vaccini anti-Covid, la presidente ha anche annunciato nuovi arrivi da parte di Pfizer – “siamo vicini a firmare un nuovo contratto con BioNTech/Pfizer per la consegna di 1,8 miliardi di dosi entro il 2023” – e risposto alla proposta del presidente degli Stati Uniti Joe Biden di rinunciare alla protezione sui brevetti per i vaccini contro il coronavirus per accelerare la fine della pandemia. “L‘Ue è pronta a discutere ogni proposta che affronti la crisi in modo pragmatico ed efficace: per questo è anche pronta a discutere di come la proposta degli Usa di una deroga sulla proprietà intellettuale” sui brevetti dei vaccini contro il Covid-19 “possa contribuire a questo obiettivo”.
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