Il question time alla Camera del premier

(LaPresse) “La posizione degli Stati Uniti si chiarirà nei prossimi giorni, ma è evidente che parta da una semplice considerazione. Vi è un sostanziale sbilanciamento tra la posizione di alcune grandi case farmaceutiche, che hanno ricevuto imponenti sovvenzioni governative, e quella dei Paesi più poveri al mondo, che o non hanno accesso o non hanno denaro per poter comprare i vaccini. L’indirizzo verso cui si muove questa dichiarazione degli Stati Uniti va condiviso, secondo me”. Così il premier, Mario Draghi, durante il question time alla Camera. “C’è ovviamente un rischio che va evitato, e cioè che la sospensione dei brevetti rappresenti un disincentivo alla ricerca e alla produzione di altri vaccini – spiega -. Come ho detto, una sospensione temporanea, circoscritta, ben definita – mi dicono gli esperti del settore – non dovrebbe costituire un disincentivo. Però, vorrei anche indicare la complessità di questa situazione. La questione rimane più complessa che non la sola liberalizzazione dei brevetti, perché la liberalizzazione di per sé non assicura la produzione dei vaccini”. DISTRIBUTION FREE OF CHARGE – NOT FOR SALE

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