Nelle scorse settimane il Paese asiatico aveva allentato le restrizioni nonostante l'alto numero di contagi
Le autorità sanitarie della Thailandia hanno dato il via all’implementazione di massa del vaccino AstraZeneca prodotto localmente, ma sembra che le forniture siano inferiori alla domanda da parte di coloro che hanno già un appuntamento programmato. Da diversi giorni gli ospedali di varie parti del Paese pubblicano avvisi che alcuni appuntamenti programmati saranno posticipati, facendo sorgere dubbi su quante dosi la nuova fabbrica di Siam Bioscience, partner locale di AstraZeneca, sia realmente in grado di produrre ogni mese. Il governo ha comunicato che produrrà 6 milioni di dosi a giugno, poi 10 milioni di dosi ogni mese da luglio a novembre e 5 milioni di dosi a dicembre. Lo scorso anno la Thailandia era stata considerata una storia di successo nel contenimento la diffusione del virus e nel limitare il numero di decessi correlati. Tuttavia, una terza ondata di coronavirus iniziata ad aprile è stata devastante e ha sottolineato la necessità di una campagna di vaccinazione più ambiziosa. La terza ondata ha rappresentato l’84% del totale di 179.886 casi confermati in Thailandia dal gennaio dello scorso anno e il 92,5% del totale di 1.269 decessi confermati e segnalati.
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