Sul vaccino anglosvedese "le persone sono un po' disorientate"
Caos e polemiche su AstraZeneca dopo il rilancio del dibattito sulla somministrazione del vaccino anglosvedese ai giovani e dopo la morte della 18enne di Sestri Levante. A complicare il quadro si aggiunge la decisione della Regione Lazio, arrivata solo venerdì mattina, che ha sospeso l’open week per gli over 18 limitandosi ai soli richiami. Una situazione che ha creato parecchia confusione tanto in chi si deve sottoporre alla vaccinazione quanto nei medici e nel personale sanitario chiamato a dare spiegazioni ai pazienti. “Qualche ripercussione c’è stata, senz’altro un po’ di confusione nelle persone si è generata, però noi siamo qui a posta per dare delucidazioni, per dare le giuste informazioni e per rassicurare le persone”, spiega la dottoressa Caterina Pasqua vice coordinatrice della campagna vaccinale per la Asl di Roma e di medico vaccinatore all’hub di Confindustria all’Eur dove viene somministrato proprio il tanto discusso siero. Parecchie le perplessità espresse anche dai cittadini in attesa di ricevere la propria dose: “Le persone sono anche un po’ disorientate”, spiega una signora a cui fa eco un giovane che in modo ironico sintetizza: “Non c’è un deficit di comunicazione ma ce n’è troppa e diversa, come si dice ‘con troppi galli a cantare non si fa mai giorno'”.
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