È successo in una ex cava di Maleo: il paese ha un cluster di variante Delta. Il sindaco: "Totale mancanza di rispetto verso quanto vissuto"

Un rave party con circa 700 partecipanti, senza mascherine né distanziamento, si è svolto nella notte e sta continuando tuttora a Maleo, nel Lodigiano, in una ex cava. Lo riportano i media locali, sottolineando che sul posto carabinieri e polizia stanno monitorando la situazione. Maleo è a poca distanza da Codogno, dove nel febbraio 2020 si registrò il primo caso di Covid in Italia.

Il sindaco di Maleo

Una “totale mancanza di rispetto per tutto quello che la mia comunità ha vissuto”. Non usa messi termini Dante Sguazzi, il sindaco di Maleo. “E’ stato un party dell’illegalità”, dice a LaPresse. “Nessuna misura di protezione: non una mascherina, nessun distanziamento – afferma – Con tutto quello che la mia comunità ha vissuto, non ci aspettavamo una cosa del genere”.

Sguazzi è stato lì, alla cava, da quando è stato avvertito di quanto stava accadendo, fino alle 5.30 del mattino. “E’ stato assurdo vedere queste auto incolonnate per le strade alla ricerca della cava: 700 ragazzi, per lo più giovanissimi, che si sono dati appuntamento sui social e hanno scelto di ritrovarsi qui. Sono arrivati in auto, con il treno alla stazione di Codogno e poi hanno girovagato nelle campagne perché nemmeno sapevano con certezza dove fosse questo posto”, racconta.

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