Maurizio Pasca, presidente del Silb: "Ormai gli italiani ballano dappertutto, tranne nei locali nati per ballare"
L’estate appena iniziata fa registrare dati buoni sulla lenta uscita dalla pandemia e previsioni confortanti di ripresa economica. Ma mentre per altri settori la ripartenza è già iniziata, i gestori delle discoteche attendono di sapere la data della riapertura.
Presidente del Silb: “Governo ponga fine a ingiustizia”
“Siamo convinti che il Consiglio dei Ministri ponga, finalmente, fine a questa ingiustizia, quella di tenere le discoteche chiuse senza un giustificato motivo”, dice Maurizio Pasca, presidente del Silb, secondo il quale “ormai gli italiani ballano dappertutto, tranne nei locali nati per ballare”. “Un’ipocrisia bella e buona alla quale il governo ha il dovere di porre fine immediatamente – attacca -. Abbiamo bisogno di una data certa nella quale le discoteche potranno finalmente accogliere le persone, garantendo loro sicurezza e rispetto dei protocolli sanitari. Tutto il resto, dalle piazze, alle spiagge, è abusivismo, senza regole nè controlli”.
Il protocollo di sicurezza è stato stabilito nell’ultima riunione del Cts: si potrà ballare solo all’aperto, esclusivamente in zona bianca, e in locali con capienza contingentata al 50%.
Per accedere sarà necessario il ‘green pass’ (certificato vaccinale, guarigione dal Covid o tampone negativo nelle 48 ore precedenti) e a questo verrà affiancato il tracciamento dei clienti, e la misurazione della temperatura all’ingresso.
Le “raccomandazioni” sono state recapitate “al decisore politico”, fa sapere il Cts, ora spetta al governo fissare la data, che potrebbe essere quella del secondo weekend di luglio.
Garavaglia: “Unici operatori del turismo ancora in attesa”
Il tempo stringe, e anche per questo, a sostegno dei gestori dei locali da ballo, arrivano le parole del ministro del Turismo Massimo Garavaglia: “Sono gli unici operatori del turismo ancora in attesa di poter riaprire gli impianti. Una circostanza che, mi auguro, venga superata il prima possibile, in sicurezza”.
“Sappiamo che all’interno del governo esistono diverse sensibilità, ma è ora che le resistenze ingiustificate vengano superate – conclude Pasca -. Non si possono accettare rave e party sregolati e continuare a bloccare le attività legali e sicure. È assurdo”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata