Sul caso gli esperti sono divisi. Aifa e Cts avevano già dato l'ok
Sarà somministrata a partire dal prossimo 20 settembre la terza dose di vaccino contro il covid: la priorità è per gli immunocompromessi, i soggetti fragili. La decisione è giunta al termine di una riunione tra il ministro della Salute, Roberto Speranza, e il commissario straordinario per l’emergenza, il generale Francesco Paolo Figliuolo. Saranno messe a disposizione nuove dosi di vaccino a mRna per chi ha già completato il ciclo. Eppure la somministrazione della terza dose divide gli esperti, tra la necessità di estendere o meno il richiamo a tutta la popolazione, attendere un eventuale colpo di coda del virus e valutare il da farsi.
Per Fabrizio Pregliasco, virologo della Statale di Milano “bisogna aspettare prima di vedere quanto calerà o meno la protezione”. “Al momento si parla di 10 punti percentuali in 6 mesi, ma è una situazione fluida – spiega a LaPresse -. Magari arriveremo a una situazione ‘normale’, di tipo influenzale, limitandoci ai soggetti più fragili”. Per Pregliasco, occorre partire dalle persone più a rischio: anziani, persone con patologie respiratorie o cardiache. Tra le categorie cui dare priorità, per Pregliasco, anche i lavoratori delle professioni esposte a rischio. Per la somministrazione, invece, all’intera popolazione, occorrerà tener conto di “un possibile colpo di coda invernale dell’epidemia”. “Che con questo virus prima o poi si sarà costretti a ragionare di ulteriori dosi, francamente non ho dubbi. Ma che la terza dose sia opportuna e necessaria per tutti quanti, credo sia ancora da stabilire e da vedere”, è la posizione di Massimo Galli, direttore di Malattie infettive all’Ospedale Sacco di Milano. “Se uno non ha risposto alla prima e alla seconda dose, non è detto che risponda alla terza – sottolinea parlando con LaPresse – Quindi bisogna vedere anche se ci sono eventuali terapie alternative alla vaccinazione per le persone a grave rischio di esposizione”.
Dopo l’ok dell’Aifa e del Cts, arriva dunque il via libera alla dose di richiamo o ‘booster’ per proteggere dal coronavirus ed è in corso di definizione, da parte del ministero, un confronto con i tecnici delle Regioni per definire il target della popolazione che, a partire dal 20 settembre, riceverà la terza dose. Soltanto ieri, Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, aveva annunciato che a partire dalla prossima settimana, sarebbero stati contattati i trapiantati per ricevere la terza dose. Dalla Regione Lombardia, fanno sapere di essere in attesa del via libera della struttura commissariale diretta da Figliuolo per partire con le somministrazioni. Resta, dunque, senza conferme ufficiali la data ipotizzata del 21 settembre, ma dall’Assessorato regionale al Welfare assicurano che tutto è pronto per garantire la terza dose. Già pronta, invece, a partire, la Regione Piemonte, come annunciato dal presidente Alberto Cirio, a cui nelle scorse ore il commissario Figliuolo aveva anticipato il via libera dalla prossima settimana alla nuova fase della campagna vaccinale. Nei giorni precedenti alla conferma della terza dose, diverse Regioni avevano annunciato di essere pronte: Basilicata, Emilia-Romagna, Lazio e Trentino.
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