Dopo la firma di Mattarella e la pubblicazione in Gazzetta entra in vigore il decreto

I dipendenti di aziende pubbliche e private sprovvisti di green pass, dal 15 ottobre al 31 dicembre, saranno considerati assenti ingiustificati dal primo giorno senza stipendio e fino alla regolarizzazione della loro posizione. La versione definitiva del decreto approvato la scorsa settimana dal Consiglio dei ministri, e in vigore da oggi, elimina dunque la distinzione che prevedeva la sospensione – come accade per la scuola – per i dipendenti pubblici. Nessuna sanzione però: il testo chiarisce che non ci sono conseguenze disciplinari e si ha diritto alla conservazione del rapporto di lavoro. Per chi viola l’obbligo invece presentandosi al lavoro senza pass scattano le multe da 600 a 1.500 euro; per il datore di lavoro vanno da 400 a 1.000 euro.

Un trattamento particolare è invece riservato alle piccole aziende, con meno di 15 dipendenti. Dopo il quinto giorno di assenza ingiustificat, il datore di lavoro può sospendere il lavoratore per la durata corrispondente a quella del contratto di lavoro stipulato per la sostituzione, comunque per un periodo non superiore a dieci giorni, rinnovabili per una sola volta, e non oltre il predetto termine del 31 dicembre 2021″.

Obbligo di green pass anche per “i magistrati ordinari, amministrativi, contabili e militari, i componenti delle commissioni tributarie non possono accedere agli uffici giudiziari”, mentre restano esclusi dall’obbligo “avvocati e gli altri difensori, i consulenti, i periti e gli altri ausiliari del magistrato estranei alle amministrazioni della giustizia, i testimoni e le parti del processo”. Gli organi costituzionali, ciascuno nell’ambito della propria autonomia, dovranno adeguare il proprio ordinamento alle disposizioni del decreto.

Resta il nodo dei controlli, affidati ai datori di lavoro, in attesa delle linee guida che dovranno essere emanate nei prossimi giorni per chiarire questo e altri punti. Fino al 31 dicembre, le farmacie – ma anche tutte le strutture convenzionate con il sistema sanitario, dovranno applicare ai tamponi un prezzo calmierato: 15 euro, 8 euro per i minorenni. Confermata dunque la linea imposta dal premier Mario Draghi di non prevedere la gratuità del test, come chiedevano i sindacati e Matteo Salvini, per non depotenziare l’incentivo alla vaccinazione costituito dall’obbligo di green pass.

Piccole modifiche anche al periodo di validità dei pass: durerà 12 mesi per chi è risultato positivo dopo il quattordicesimo giorno dalla somministrazione della prima dose di vaccino,o a completamento del ciclo. Per chi ha contratto la malattia e si vaccina, il pass varrà dal giorno della somministrazione, senza aspettare il quindicesimo.

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