Anche i palazzi della politica si organizzano in vista del 15 ottobre, quando entrerà in vigore l’obbligo del green pass per tutti i lavoratori. Compresi senatori e deputati. A Montecitorio arrivano infatti le linee guida dei questori – Gregorio Fontana, Francesco D’Uva ed Edmondo Cirielli – indirizzate ai presidenti dei gruppi parlamentari, con l’invito a comunicare – anche ai dipendenti dei gruppi – regole e sanzioni per chi si troverà sprovvisto di certificato verde. Da venerdì tutti coloro che vorranno entrare a Camera e Senato, dovranno esibire il green pass valido – quindi l’avvenuta vaccinazione o tampone negativo entro le 48 ore – e anche gli onorevoli, se trasgressori, saranno soggetti a sanzioni. In caso di rifiuto di esibire il certificato verde verrà applicato l’articolo del regolamento interno relativo ai “fatti di eccezionale gravità che si svolgano nella sede della Camera, ma fuori dell’aula”, per cui è prevista “la censura con interdizione di partecipare ai lavori parlamentari per un periodo da 2 a 15 giorni di seduta”.
Nelle linee guida di Montecitorio, dunque, in caso di applicazione della “censura con interdizione di partecipare ai lavori parlamentari”, è previsto un taglio alla diaria, con riferimento a tutti i giorni compresi nel periodo di interdizione nei quali l’assemblea tiene seduta, indipendentemente dal fatto che siano o meno previste votazioni. E’ esclusa la possibilità di giustificazione delle assenze da parte dei presidenti dei gruppi. In Parlamento la certificazione verde sarà controllata a tutti gli ingressi mediante l’utilizzo dell’app VerificaC19, con l’impiego di dispositivi digitali di proprietà dell’amministrazione. E proprio per agevolare gli ingressi ed evitare assembramenti sarà riaperto dal 18 ottobre il portone di piazza del Parlamento 25. Quest’ultimo, insieme all’ingresso principale in piazza Montecitorio, sarà dedicato ai deputati, mentre – sempre lunedì prossimo – sarà di nuovo accessibile quello in via della Missione 4 che sarà utilizzato dai giornalisti.
Stesse regole anche in Senato e a palazzo Chigi. “Da venerdì 15 ottobre scatta l’obbligo di esibire la certificazione verde Covid-19, rilasciata in conformità alle disposizioni vigenti, per accedere alle sedi del Senato. Per i senatori che dovessero violare l’obbligo della certificazione sono previste sanzioni, tra cui la sospensione fino a 10 giorni, con il relativo taglio della diaria, che verrà disposta dal Consiglio di presidenza”, scrivono in una nota congiunta dei Senatori Questori Antonio De Poli, Laura Bottici e Paolo Arrigoni.