Crisanti a LaPresse: "Fatti trial solo su 2mila bambini"

Accelerare con le terze dosi. Il generale Francesco Paolo Figliuolo traccia la linea per il futuro della campagna vaccinale. Un richiamo che deve essere fatto “senza indugio” e rispettando le tempistiche dettate dalle autorità sanitarie, ovvero a partire da 181 giorni dal completamento del ciclo vaccinale primario. Al momento il booster resta riservato a operatori sanitari, anziani e fragili e il commissario all’emergenza chiede alle Regioni di fare uno sforzo con la “chiamata attiva” perché “occorre imprimere un bel ritmo”. Fra i vaccinati con la terza dose c’è anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il Quirinale ha infatti reso noto che il Capo dello Stato l’ha ricevuta la scorsa settimana allo Spallanzani di Roma.

Allo stesso tempo è necessario proseguire con l’immunizzazione primaria cercando di convincere il maggior numero possibile di scettici per evitare quella che il ministro della Salute tedesco, Jens Spahn, ha definito ‘pandemia dei non vaccinati’. Un rischio che, secondo il presidente del Css, Franco Locatelli, può esserci anche in Italia. Il bollettino odierno recita 5.905 casi e 59 decessi con un tasso di positività dell’1,1%. Limitato l’incremento della pressione sugli ospedali con un saldo di +16 pazienti in area medica e +2 in terapia intensiva. “Il contagio in Europa sta crescendo ma grazie all’ampia diffusione del vaccino stiamo rompendo la catena tra il numero dei contagiati e il numero di ospedalizzati e dei decessi. I numeri dell’Italia sono più bassi degli altri Paesi Ue per contagi ma più alti per vaccinazioni”, la riflessione in merito del ministro della Salute, Roberto Speranza.

Uno dei temi che presto sarà all’ordine del giorno è quello relativo all’eventuale avvio della campagna di immunizzazione per i bambini nella fascia di età 5-11 anni. Negli Usa in via libera è già arrivato mentre in Europa si attende il pronunciamento di Ema che è previsto per il mese di dicembre. “E’ assolutamente un vaccino sicuro”, dice il professor Locatelli ipotizzando Natale come data possibile nella quale partire. “Come sempre, sei i nostri scienziati diranno che la vaccinazione è efficace e sicura, seguiremo l’evidenza scientifica”, gli fa eco Speranza. Ma non tutti gli esperti la pensano allo stesso modo. “E’ stato fatto un trial soltanto su 2mila bambini. Mi viene da ridere”, il giudizio espresso a LaPresse da Andrea Crisanti, direttore del dipartimento di Microbiologia dell’Università di Padova. E sempre entro fine anno ci sarà da decidere pure sull’eventuale prolungamento dello stato di emergenza, in scadenza a fine dicembre. Al momento però ogni scelta sarebbe prematura. Mancano ancora due mesi, un lasso di tempo che, specie in tempo di pandemia, viene considerato “troppo lungo”.

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