Dal 10 gennaio Green Pass rafforzato anche per alberghi, piscine, ristoranti all'aperto, impianti di risalita

Cambiano le regole della quarantena. Quando in Italia i positivi superano quota 98mila, il Governo allenta l’isolamento per chi è in regola con la ‘tabella di marcia’ vaccinale.

Le nuove regole

Per chi ha effettuato la dose booster o possiede un Green Pass rafforzato da meno di 120 giorni (e non presenta sintomi) non sarà più prevista la quarantena ma una forma di autosorveglianza e, al quinto giorno dal contatto con il caso positivo, l’effettuazione di un tampone antigienico o molecolare con esito negativo. Isolamento ridotto da 7 a 5 giorni (e tampone negativo), invece, per chi ha un Green pass rafforzato da più di 120 giorni, mentre resta a 10 giorni la quarantena per chi entra in contatto con un positivo e non ha effettuato il vaccino.

Il DL prevede dunque che la quarantena precauzionale “non si applica a coloro che hanno avuto contatti stretti con soggetti confermati positivi al COVID-19 nei 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale primario o dalla guarigione nonché dopo la somministrazione della dose di richiamo”.

Per coloro che non sono vaccinati invece valgono le vecchie regole, ovvero 10 giorni di quarantena e tampone per verificare negativizzazione. 

Dal 10 gennaio 2022 si estende l’uso del Green Pass Rafforzato a tutta una serie di  attività:
alberghi e strutture ricettive; feste inerenti cerimonie civili o religiose; sagre e fiere; centri congressi; servizi di ristorazione all’aperto; impianti di risalita ; piscine, sport di squadra e centri benessere anche all’aperto; centro culturali, centro sociali e ricreativi per le attività all’aperto

Il retroscena di una maggioranzo divisa 

I partiti di maggioranza, però, si sono divisi sulla possibilità di estendere il Green pass rafforzato ai lavoratori. La proposta ha visto favorevole il ministro della Pa Renato Brunetta, ma Lega e M5S si sono opposti. Giancarlo Giorgetti, in particolare, ha chiesto che si arrivi ad avere un indennizzo dello Stato in casi di effetti indesiderati per chi, “di fatto”, è costretto a vaccinarsi per lavorare. “Non siamo contrari all’obbligo di super Green pass come dimostrano i precedenti decreti, ma con raziocinio”, ha insistito invece nel corso della cabina di regia il capodelegazione M5S. “Abbiamo sempre ragionato per funzioni: forze ordine, docenti, sanitari. Quelli a contatto con le persone. Quale sarebbe la ratio di distinguere tra un lavoratore è un disoccupato? – ha chiesto Patuanelli – Forse a questo punto conviene ragionare sull’obbligo vaccinale”, ha poi insistito. L’opposizione del titolare dell’Agricoltura all’estensione del Super green pass per i lavoratori, viene sottolineato, è legata a motivi “diversi, opposti” a quelli che hanno portato anche il capodelegazione leghista a dire no alla misura. La discussione, in ogni caso, è stata rinviata alla prossima riunione del Governo.

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