Vaccini, a Crema prof no vax sospesa: “Non voglio il sacro siero”

La sindaca: "Voleva un premio?"

È stata sospesa da scuola perché non in regola con l’obbligo vaccinale, ma, piccata e convinta no vax, ha scritto una lettera ai propri studenti. A Crema, in provincia di Cremona, è polemica per le parole della prof che insegna Greco al Liceo Ginnasio Racchetti, che, dopo essere stata sospesa ha citato il filosofo Diego Fusaro: “Ho rifiutato la ‘benedizione del sacro siero’ (l’espressione è del bravissimo Diego Fusaro)”, scrive. Immediata la disapprovazione della sindaca di Crema, Stefania Benoldi: “Cara professoressa, si aspettava un premio alla carriera?”.

“Sono stata sospesa ‘amorevolmente’ (a metà mattina, senza neanche poter mettere piede nell’altra classe) dal servizio in quanto inadempiente all’obbligo vaccinale – ha scritto la prof ai ragazzi – D’altronde io rispondo solo alla mia coscienza e dopo discernimento, a fronte di una situazione che sta degenerando evidentemente (dove l’aspetto sanitario poco o nulla ormai c’entra), da persona libera esercito la mia volontà, costi quel che costi. Ovviamente mi dispiace, vi auguro buon proseguimento, vi porto nel mio cuore e nelle mie preghiere, come d’altronde ho sempre fatto”.

La sindaca invita la prof della quale non fa il nome, a “orientare il proprio pensiero critico innanzitutto per approfondire ciò di cui parla con tanta, troppa disinvoltura”. E puntualizza che “chiamare un vaccino col nome di “siero”, in termini biomedici la componente liquida del sangue, costituisce un grossolano errore. Magari affidarsi a un biologo anziché a un filosofo aiuterebbe”.

Benoldi non lascia al caso alcuna frase della prof no vax e, frase dopo frase, ‘smonta’ il messaggio della docente. “Dichiarare che ‘ormai l’aspetto sanitario non c’entra nulla’” è “una frase a effetto e fuori dal tempo”. “Si documenti – asserisce – andando a vedere i numeri, ce ne sono una infinità e l’ultimo rapporto dell’Iis è illuminante. I numeri non mentono”. E ricorda i dati rilevati dalla Fiaso, Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere, nei 21 ospedali sentinella, secondo cui il 67% dei ricoverati in terapia intensiva è no vax.

“Signora mia, quel suo ‘costi quello che costi’ mi pare assai azzardato e fuorviante, perché in realtà il costo della sua “libera scelta”, signora prof che usa il discernimento, lei lo sta scaricando sulla comunità”, insiste Benoldi. “Un bell’esempio, anche per i suoi studenti – conclude la sindaca – che mi auguro abbiano altre occasione di approfondimento e di confronto sul tema, oltre alle sue parole inadeguate e gravi, che non basterà qualche ‘preghiera’ per emendare”.