Covid, bufera su sottosegretario Gemmato: Pd chiede dimissioni

L'esponente di Fratelli d'Italia esprime dubbi sull'efficacia delle vaccinazioni, insorgono le opposizioni

Il Pd chiede le dimissioni di Marcello Gemmato dopo i dubbi espressi dal sottosegretario alla Salute sull’efficacia delle vaccinazioni. “Registro che per larga parte della pandemia l’Italia è stata prima per mortalità e terza per letalità, quindi questi grandi risultati non li vedo raggiunti”, ha dichiarato in una trasmissione televisiva l’esponente di Fratelli d’Italia, puntualizzando di non voler cadere “nella trappola di schierarsi a favore o contro i vaccini“. 

“Un sottosegretario alla Salute che nega i #vaccini non può rimanere in carica. #Gemmato #Restart #art54Cost” scrive su Twitter il segretario dem, Enrico Letta. 

E da Bali, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha lanciato un messaggio chiaro durante il suo intervento alla seconda sessione plenaria del G20 incentrata sul tema della salute globale. “Il Covid-19 è in calo in molti paesi, tra questi l’Italia. Grazie al lavoro straordinario del personale sanitario, ai vaccini, alla prevenzione, alla responsabilizzazione dei cittadini, la vita è tornata progressivamente alla normalità” ha sottolineato la premier in merito al tema della pandemia.

Il chiarimento

Il sottosegretario alla Salute è poi intervenuto in prima persona per provare a chiarire la sua posizione dopo la bufera legata alle sue parole e ai dubbi  espressi sull’efficacia dei vaccini: “Le mie parole sono state decontestualizzate, i vaccini sono armi preziose“.

Le polemiche

Le parole di Gemmato hanno fatto imbufalire virologi e diversi esponenti dell’opposizione. “Ma come si fa a dire che non c’è prova scientifica che i vaccini anti-Covid sono serviti a salvare la vita a milioni di persone? Basterebbe saper leggere la letteratura scientifica. Un bel tacer non fu mai scritto…”, è l’attacco frontale di Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova.

 

Moratti: “Gemmato inaccettabile, mortifica lombardi”

“Sono profondamente amareggiata e preoccupata per le parole pronunciate ieri dal sottosegretario al Ministero della Salute Marcello Gemmato. La sua posizione, non solo priva di riscontro ma ampiamente smentita dal mondo scientifico, è inaccettabile”. Lo scrive su Instagram Letizia Moratti, ex assessore al Welfare Lombardia e ora candidata alla presidenza della Regione con il Terzo polo. “La mia vicinanza va ai ricercatori, ai medici, agli infermieri e a tutto il personale, volontari compresi, che hanno salvato vite, impegnandosi in una campagna vaccinale storica, che colloca la Lombardia tra i territori più vaccinati a livello europeo e mondiale”, afferma Moratti. “Esprimo la mia solidarietà e il mio ringraziamento ai cittadini lombardi, colpiti per primi da questa terribile epidemia, che con grande senso civico e di responsabilità si sono affidati alla scienza: si ritrovano oggi mortificati dalle esternazioni avventate di chi rappresenta le istituzioni sanitarie”, conclude.

Gelmini: “Parole gravi e pericolose”

“Le dichiarazioni del sottosegretario alla salute Marcello Gemmato sono gravi, visto il ruolo che ricopre. La campagna vaccinale e la straordinaria adesione degli italiani non sono tema su cui chi ricopre un ruolo così importante può affermare che ‘non si schiera a favore o contro i vaccini’. Anche perché i vaccini sono ancora necessari per le quarte dosi per anziani e fragili: il revisionismo del governo su questo tema è irrispettoso, inaccettabile e perfino pericoloso”. Così in una nota Mariastella Gelmini, vicesegretario nazionale e portavoce di Azione.