La pediatra e infettivologa Esposito: "Niente allarmismi ma attenzione e senso di responsabilità"
Ripartono le scuole nel pieno della risalita dei contagi Covid in Italia. “Niente allarmismi ma attenzione e senso di responsabilità”, dice a LaPresse la pediatra e infettivologa Susanna Esposito, ordinaria di Pediatria all’Università di Parma in merito all’aumento dei casi di Covid e la riapertura delle scuole. “C’è sicuramente una ripresa in tutte le fasce d’età, anche quella pediatrica e adolescenziale e, con la riapertura delle scuole, è normale che ci sia qualche preoccupazione. La cosa importante – spiega – è che se i bambini sono sintomatici, anche con forme respiratorie senza febbre, facciano il tampone e se risultano positivi restino isolati a casa“. Per il resto rimangono sempre valide le buone abitudini prese in pandemia: il lavaggio delle mani, soprattutto se per andare a Scuola si usano mezzi pubblici, e utilizzare le mascherine nei luoghi più affollati. Perché non bisogna pensare che ormai il Covid non sia più niente: chi lo ha preso recentemente – sottolinea – sa benissimo che può comportare un fortissimo malessere che può persistere per lungo tempo, con sintomi respiratori anche invalidanti, per cui è fondamentale rispettare le norme”.
La Uil attacca: “Il Covid nella Scuola non ha fatto altro che riportare alla luce problemi già esistenti. Se vogliamo, paradossalmente, a causa del Covid la Scuola era ritornata a essere al centro del dibattito politico dell’Italia” ha detto il segretario generale Uil Scuola Rua Giuseppe D’Aprile sull’aumento dei casi Covid e le conseguenze per la scuola. “Per questo, durante la pandemia, sono stati stilati grandi progetti con grandi promesse – infrastrutture da migliorare, impianti di aerazione, riduzione numero alunni per classe, organici da incrementare – che però non si sono concretizzate. L’auspicio è che non si commetta lo stesso errore”, aggiunge D’Aprile. “Ad ogni modo è una situazione che va monitorata ma la parola spetta alla comunità scientifico-sanitaria”.
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