Roma, 20 giu. (LaPresse) – Gli alberi delle foreste europee hanno reagito all’aumento delle siccità e delle temperature estive che ha interessato l’Europa centrale negli ultimi dieci anni. Da ciò deriva una riduzione della vitalità degli alberi e, anche se due terzi delle aree forestali non hanno manifestato cambiamenti, in un terzo delle aree la salute degli alberi è peggiorata. Inoltre, la deposizione di azoto con la pioggia, dovuta all’inquinamento atmosferico, è diffusa e supera ancora, in molte aree, i valori critici. E’ quanto emerge da uno studio, chiamato ‘FutMon’, che fa parte del progetto ‘Life+’ finanziato dall’Unione Europea per monitorare lo stato di salute delle foreste europee. Domani saranno presentati i risultati all’Auditorium internazionale di Bruxelles. Grazie a questo progetto, la rete di monitoraggio forestale europea esistente è stata completamente ridisegnata ed è ora basata su 300 aree di studio intensivo, delle quali 22 in Italia, che coprono tutto il territorio europeo dalla Lapponia alla Sicilia. La nuova rete di monitoraggio fornisce informazioni sui cambiamenti climatici e la relativa risposta degli ecosistemi forestali. In particolare, grazie al progetto ‘FutMon’ è possibile conoscere dati di particolare rilevanza relativi a questioni ambientali come le deposizioni di azoto, il ciclo del carbonio, la crescita delle foreste e l’estensione dei mercati per le bioenergie, così come la conservazione della biodiversità e della natura. Il progetto è stato finanziato dall’Unione Europea e ha coinvolto 23 Stati membri e 38 enti.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata