Roma, 29 giu, (LaPresse) – Massacrato, preso a calci e pugni e infine tramortito con un casco. E’ in gravi condizioni da due giorni Alberto Bonanni, 29 anni, romano, picchiato selvaggiamente da un gruppo di giovani lo scorso 25 giugno e ricoverato al policlinico Umberto I. Due, al momento, le persone arrestate: si tratta di due giovani, entrambi romani di 21 anni, Carmine D’Alise e Christian Perozzi Futili motivi: l’aggressione potrebbe essere partita a causa di schiamazzi o, come riferiscono gli inquirenti, “per la voglia dei due giovani di marcare il territorio”.
Erroneamente stamane il giovane era stato dato per morto. In realtà non è morto ma è in gravissime condizioni. E’ stata la famiglia stessa, che vive nel quartiere Tuscolano, a smentire la notizia del decesso. Questa mattina l’ospedale aveva dato la notizia della morte cerebrale e annunciato l’espianto degli organi. Negli atti di arresto dei due giovani di 21 anni si fa riferimento esplicito alla morte del musicista, tanto che l’accusa era quella di omicidio.
La dinamica dell’aggressione ancora non è molto chiara. E’ la sera di sabato 25 e la notte del 26. Bonanni, musicista, residente in via Calpurnio Fiamma, al Tuscolano, aveva appena finito di suonare in un locale del quartiere Monti, in via Leonina. Insieme a un gruppo di una decina di amici e conoscenti, il ragazzo si mette a chiacchierare fuori dal locale quando, tra il gruppo di ragazzi e un residente della zona che lamenta il troppo chiasso si accende una discussione. C’è un botta e risposta a distanza. Nella discussione si inserisce un gruppo di persone, tra cui i due giovani arrestati, che arrivano da piazza San Martino a Monti. Scoppia il parapiglia quando i due gruppi entrano in contatto senza un apparente motivo. Diversi riescono a fuggire. Il 29enne finisce invece sotto una pioggia di colpi. Cade e viene colpito con inaudita violenza. Viene trasportato in ospedale in condizioni gravissime. Ora è caccia agli altri due giovani.
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