Roma, 5 lug. (LaPresse) – Oggi l’Italia ha salutato il caporal maggiore scelto, Gaetano Tuccillo. I funerali di Stato del giovane militare ucciso sabato in un’esplosione in Afghanistan si sono svolti questa mattina nella basilica di Santa Maria degli Angeli, alle 11.30. Oggi pomeriggio a Nola la funzione privata, non più nella chiesa di Maria Santissima del Rosario, dove il militare si era sposato meno di un anno fa, ma nella chiesa cattedrale di Nola, in piazza Duomo, alle 17.30.

L’arrivo all’aeroporto

Ieri, in un clima di silenzio e commozione, il feretro, avvolto nel tricolore, è arrivato all’aeroporto di Ciampino, portato a spalla da 6 commilitoni del Battaglione Logistico Ariete al quale Tuccillo apparteneva. Il feretro ha ricevuto la benedizione da parte dell’ordinario militare, arcivescovo Vincenzo Pelvi e l’omaggio del ministro della Difesa, Ignazio La Russa, che ha toccato con una mano la bara.

Sulle note del ‘Silenzio’ a Tuccillo sono stati resi gli onori militari resi dal Picchetto d’onore del Battaglione Logistico Ariete di Maniago e da un picchetto Interforze. Nello scenario surreale dell’aeroporto militare di Ciampino il dolore composto della moglie olandese Evelyn, del padre Tommaso e della mamma Rosa. Anche le due sorelle gemelle, Marianna e Giovanna, quest’ultima incinta al settimo mese, hanno seguito il feretro del fratello senza lasciarsi andare a manifesta disperazione.

I funerali di Stato

Una basilica gremita quella di Santa Maria degli Angeli a Roma per onorare il militare morto. Seduti in prima fila alla destra dell’altare i familiari di Gaetano Tuccillo. Papà Tommaso, mamma Rosa e le sorelle Giovanna e Marianna, sono partiti da Palma Campania, in provincia di Napoli, domenica con un pullman dell’esercito. Con loro anche Evelyn, la giovane vedova del caporal maggiore.

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, salutato dal picchetto d’onore di tutte le forze armate, è entrato nella basilica di Santa Maria degli Angeli accompagnato dal ministro della Difesa, Ignazio La Russa. Napolitano, appena entrato nella basilica, ha salutato con un abbraccio e un bacio sulla guancia i parenti del soldato, in prima fila.

Presenti nella basilica anche il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e i presidenti di Senato e Camera, Renato Schifani e Gianfranco Fini. In basilica anche l’ambasciatore Usa, David Thorn, e inoltre il presidente della Corte Costituzionale, Alfonso Quaranta, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, i capi di Stato maggiore della Difesa e dell’Esercito, Antonio Abrate e Giuseppe Valotto, la governatrice del Lazio, Renata Polverini, e il parlamentare del Pdl, Gianfranco Paglia, ex parà della Folgore costretto su una sedia a rotelle dopo aver perso l’uso delle gambe in Somalia.

Il feretro, avvolto dal tricolore, è entrato nella basilica di Santa Maria degli Angeli poco prima di mezzogiorno. Ad accoglierlo il picchetto d’onore di tutte le forze armate italiane e un lungo applauso dei presenti. La bara è stata portata in spalla dai commilitoni del Battaglione Logistico Ariete al quale Tuccillo apparteneva.

L’omelia di monsignor Vincenzo Pelvi

“Ogni giorno siamo alle prese con il male e la mediocrità dell’esistenza. Ecco perché, dove arriva Gesù, i demoni escono fuori e si benedice. E noi non possiamo che dire bene di Gaetano, uomo ricco di quella pace che illumina gli occhi e rapisce il cuore”. E’ questouno dei passaggi dell’omelia di monsignor Vincenzo Pelvi. “Gaetano – ha proseguito l’ordinario militare – un giovane solare, innamorato della vita, della sua sposa, della sua famiglia, del suo lavoro. Ragazzo tranquillo, discreto e sorridente, fa parte di quella lunga schiera di persone che partono perché vogliono proteggere la patria e il bene comune”.

“La pace, prima che traguardo, è cammino e per giunta un cammino in salita. La storia sta scambiando attorno a noi. L’Italia deve rispondere alla propria vocazione di apertura agli altri, sapendo che questa è la prova di maggior saggezza e realismo che possiamo dare”. Ha proseguito così monsignor Pelvi, ricordando che ricorda che Gaetano “fa parte di quella lunga schiera di persone che partono perché vogliono proteggere la patria e il bene comune”.

“Gaetano – ha detto ancora il presule – era convinto che l’uomo afghano esiste non come uno tra i tanti ma in quanto uomo unico, eppure, in tutto simile a noi. Gaetano ci ha insegnato che è possibile accogliere il fratello con un dono, non come un rivale o un nemico”.

Monsignor Pelvi ha rivolto infine un pensiero ai genitori di Gaetano, Rosa e Tommaso, e a sua moglie Evelyn: “Non vi lasceremo soli, con noi pregano oggi tutte le famiglie dei nostri caduti, che vogliamo ricordare uno ad uno”.

L’uscita dalla chiesa

La salma di Gaetano Tuccillo è quindi uscita dalla Basilica di Santa Maria degli Angeli. Avvolta dal tricolore la bara è stata accolta dalla gente in piazza che silenziosa ha salutato il giovane di 29 anni di Palma Campania. La corona di alloro del capo dello Stato, portata dai corazzieri, ha preceduto il feretro, mentre a seguire i familiari, stretti l’uno all’altro.

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