Pontremoli (Massa Carrara), 30 lug. (LaPresse) – Gloria Gaynor, Kool & the Gang, Al Jarreau, Earth Wind & Fire e Pippo Baudo. Un cartellone di tutto rispetto quello del Pontremoli Summer Night 2011, quest’anno alla sua prima edizione. Peccato tutte queste esibizioni siano state annullate. Nella caserma dei carabinieri di questo borgo in provincia di Massa Carrara, infatti, è stata fatta una segnalazione. Nel mirino dei militari sono finiti gli organizzatori dell’evento: la società ‘Giò & Giò Eventi’. Quest’ultima ha attirato su di sé i primi sospetti quando ha iniziato a non pagare i manager dei grandi artisti internazionali in programma la scorsa settimana. La kermesse ha anche il marchio del Comune che per l’occasione ha concesso il suolo pubblico.

I militari hanno così avviato gli accertamenti. La ‘Giò & Giò’ eventi fa capo J. G. che lavora insieme alla sua compagna. Lei è una cinquantenne, che si fa chiamare G.N. Il sospetto è che dietro questo nome si celi invece C.P. che alle spalle ha molti precedenti. Nel 2009 è stata condannata a quattro anni di reclusione per aver raggirato una dozzina di clienti, spacciandosi di volta in volta come commercialista o avvocato. In realtà non era né l’uno né l’altro, ma i clienti del suo studio in via Baracca, a Prato, se ne sono accorti troppo tardi. Secondo quanto accertato dalla procura, la donna curava la contabilità di numerose piccole aziende. Ad alcuni clienti aveva raccontato di essere un ex magistrato anti-mafia, praticamente il braccio destro del procuratore Pietro Grasso.

Ma il suo nome è anche che legato a un altro caso di cronaca. Nel 2008 era a capo dell’organizzazione di un concerto di Claudio Baglioni, che si sarebbe dovuto tenere il giorno di San Valentino 2009. A fare da intermediario tra i promoter del cantante e la Fondazione di Viareggio c’era sempre lei, che per l’occasione usò un altro nome. E sempre in Versilia la 50enne è stata condannata a 14 mesi per truffa, sostituzione di persona e millantato credito ai danni di alcuni ristoratori. I carabinieri di Pontremoli stanno lavorando per far luce sul caso. Ancora non è stata presentata alcuna formale denuncia ma in base a quanto si apprende i militari stanno procedendo con il lavoro investigativo.

“Quando e se arriverà una querela – dice il capitano dela stazione – procederemo di prassi anche con la procura”. Intanto a Pontremoli c’è costernazione. La prima ad essere “rammaricata e delusa” è il sindaco, Lucia Baracchini. “In qualche modo – aggiunge Jacopo ferri, capogruppo di maggioranza in Consiglio – noi siamo parte lesa. Meno male che per questi concerti il Comune ha solo concesso il suolo pubblico e nessuna risorsa in denaro. Vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni. Ma siamo già pronti a dare mandato agli avvocati e procedere per vie legali”. C’è poi anche il danno che queste cancellazioni hanno procurato alle ditte che hanno curato gli allestimenti tecnici. Sono anch’esse parte lesa in questa vicenda. E, infatti, non avendo ricevuto alcun compenso, hanno smontato tutte le attrezzature audio, luci, palco compreso ed hanno lasciato Pontremoli.

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