Roma, 22 ago. (LaPresse) – Altri due bambini, all’ospedale Gemelli di Roma, sono stati contagiati dalla tubercolosi. Lo rende noto la Regione Lazio che precisa che la positività al test non significa malattia ma esprime l’avvenuto contatto con il bacillo della tubercolosi. Pertanto, sui due neonati sono stati già programmati ulteriori controlli e sarà proposta la profilassi prevista dal protocollo definito dall’unità di coordinamento. Sono tre i piccoli contagiati dopo la scoperta della Tbc su una infermiera dell’ospedale romano.

I controlli sono partiti quando un’infermiera del policlinico Gemelli che lavora nel reparto di neonatologia, dove vengono accolti i bambini subito dopo la nascita, è stata sospesa dall’incarico dopo avere scoperto di essersi ammalata di tubercolosi. La donna è ora in cura con una terapia antitubercolotica nella propria abitazione ma vista la delicatezza del suo incarico in accordo con l’assessorato alla Sanità della Regione Lazio è stato deciso di avviare i test sui piccoli.

Il primo contagio era stato riscontrato su una bimba di 5 mesi ricoverata all’Ospedale Bambino Gesù di Roma. Ora al primo caso se ne aggiungono altri due, ma i controlli proseguiranno ancora nei prossimi giorni.

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