Roma, 12 set. (LaPresse) – Da oggi lezioni al via per 8 milioni di bambini e ragazzi italiani. Il nuovo anno scolastico parte stamane con un flash mob degli studenti medi a Roma e con un sit-in dei precari al ministero dell’Istruzione a fine mattinata, alle 12,30. La ‘Rete degli studenti’ punta il dito contro le politiche del governo: “agli 8 miliardi di euro che con sono stati tagliati alla scuola pubblica, si sommano i tagli agli enti locali di questa manovra, l’eliminazione di 30mila insegnanti”.
La polemica, con l’avvio dell’anno scolastico, si infiamma. All’attacco il Codacons: “anche quest’anno si pone in evidenza la questione della sicurezza degli edifici scolastici e delle ‘classi pollaio’, tuttora irrisolto. Il 28 settembre il Tar del Lazio sarà chiamato a nominare il commissario che dovrà sostituirsi al ministro Gelmini nel varare il piano generale di edilizia scolastica. La class action sulle ‘classi pollaio’ vinta dal Codacons contro il ministero ha imposto l’emissione del piano generale di edilizia scolastica per garantire la sicurezza e la salubrità delle aule scolastica ed evitare classi con un numero eccessivo di alunni”. “Sulla scia dell’azione collettiva da noi vinta – ribadisce il Codacons – i tribunali di tutta Italia si stanno adeguando”.
Il leader dell Idv Antonio Di Pietro, annunciando il suo appoggio al sit-in di oggi davanti al dicastero del ministro Gelmini definisce “gli otto milioni di tagli alla scuola” come “un colpo di scure al futuro del Paese”. “Tutti, docenti, studenti e genitori, già sanno – dice Di Pietro – che dovranno affrontare un nuovo periodo di caos e incertezza, senza insegnanti, senza presidi, senza soldi, senza laboratori e con ‘classi-pollaio'”
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