Napoli, 30 ott. (LaPresse) – E’ stato catturato nel napoletano Carmine Izzo, detto ‘Carmine ‘o piccolino’, boss del clan camorristico degli Aquino-Annunziata. L’uomo, condannato a 30 anni, era evaso a luglio da una clinica dove era ricoverato per disturbi psichici. A eseguire l’arresto, a Boscoreale (Na), i carabinieri, a seguito di un movimentato intervento. Dopo ricerche con servizi d’osservazione, controllo e pedinamento, i militari del nucleo investigativo di Castello di Cisterna, coadiuvati nella fase esecutiva da colleghi del reparto anticrimine di Napoli, hanno individuato a Boscoreale , nel suo luogo di residenza, il latitante, 40enne, ritenuto un elemento di spicco del clan della camorra degli ‘Aquino-Annunziata’, operante a Boscoreale e nei comuni vicini.

Sul boss pende una condanna definitiva a 30 anni di reclusione per omicidio, soppressione di cadavere, traffico internazionale di stupefacenti e detenzione illegale d’armi, emessa dalla corte d’assise d’appello di Salerno il 5 maggio 2009. Carmine Izzo, ritenuto sofferente di psicosi delirante cronica e di psicosi schizofrenica, era evaso con l’aiuto di due fratelli il 23 luglio dalla clinica di Casamarciano, dove era stato sottoposto alla detenzione. A quanto riferiscono i carabinieri, al momento della cattura, l’arrestato, ha tentato la fuga quando i militari si sono avvicinati. Izzo, a bordo di una vettura, ha effettuato un testa coda tamponando un’auto civetta, per far perdere il controllo al carabiniere alla guida del veicolo che lo inseguiva. Ma gli uomini dell’arma sono riusciti a prenderlo e lo hanno arrestato. L’uomo è stato associato alla casa circondariale di Poggioreale.

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