Salerno, 22 nov. (LaPresse) – Vasta operazione anticamorra che colpisce l’agguerito clan ‘Greco Sorrentino’, radicato a S. Egidio del Monte Albino, nel salernitano, con influenza nei comuni limitrofi, che gestisce traffico di stupefacenti, usura ed estorsioni. Dai carabinieri del comando provinciale di Salerno è stata eseguita la notifica di 24 ordini di custodia cautelare emessi dal gip di Nocera Inferiore (Sa) nei confronti di boss ed esponenti del clan Greco-Sorrentino, accusati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, associazione di stampo camorristico, estorsione ed altro. L’organizzazione opera anche anche per acquisire il controllo di aste giudiziarie, escludendo con violenza e minacce i concorrenti, lavori di movimento terra a S. Egidio e forniture di cemento ai cantieri della zona, mediante anche l’ eliminazione fisica di persone che non riconoscono la supremazia del clan.
Si tratta di attività svolte avvalendosi di appoggi con altre associazioni criminali, come accaduto infatti con l’omicidio dei pregiudicati Pasquale Liberti, avvenuto nel novembre 1998 e di Adriano De Risi nel giugno 2010, o di azioni intimidatorie contro collaboratori di giustizia, loro congiunti o, comunque, contro coloro che sono disposti a rendere dichiarazioni utili alle indagini.
Il rango degli indagati nel traffico degli stupefacenti è testimoniato dalle importazioni di ingenti quantitativi di cocaina dalla Spagna e dalla capacità di acquisto sul mercato di Napoli, da venditori appartenenti ai cosidetti ‘Scissionisti di Secondigliano’, di una partita di cinque chili di neve bianca pressata pagata in contanti 225mila euro.
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