Firenze, 17 dic. (LaPresse) – Punto di svolta nelle indagini sul caso dell’agguato all’arcivescovo di Firenze, Giuseppe Betori, e al suo segretario don Paolo Brogi, ferito all’addome con un colpo di arma da fuoco il 4 novembre scorso. E’ stato fermato dalla polizia Elso Baschini, pregiudicato con precedenti per rapina, classe 1938. L’uomo si trova in stato di fermo da stanotte e ha subito un lungo interrogatorio in Questura a Firenze. Secondo gli investigatori, coordinati dal procuratore capo di Firenze, Giuseppe Quattrocchi e dal pubblico ministero Giuseppina Mione, sarebbe il 73enne, residente a Firenze, ma originario di Udine, ad aver compiuto l’aggressione. Il movente, a quanto appreso dagli inquirenti, per ora è ignoto. Ieri è stata perquisita l’ abitazione del fermato. A quanto si apprende, sempre dalla polizia, per rendersi meno riconoscibile, durante l’agguato, Elso Baschini, si sarebbe tinto i capelli per apparire meno somigliante all’ identikit fatto circolare dagli investigatori e si sarebbe tagliato la barba. E’ attesa dal gip la convalida del provvedimento di fermo disposto nella notte e sono in corso le ricerche dell’arma usata nell’agguato. Sembra che l’uomo nutrisse forti rancori nei confronti dell’istituzione della Chiesa, secondo quanto rendono noto dalla questura. Questo potrebbe essere il movente che ha portato l’uomo al folle gesto.
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