Grosseto, 26 gen. (LaPresse) – Ricerche dei dispersi, indagini sulle responsabilità dell’incidente e pompaggio del carburante. Anche oggi all’Isola del Giglio si procede in queste tre direzioni a 14 giorni dal naufragio della Costa Concordia. Stamattina i sub della marina militare hanno posizionato delle cariche esplosive sulla nave. In particolare sono riusciti ad aprirsi un varco sul ponte 5, secondo quanto rende noto la protezione civile di Grosseto che sta coordinando le operazioni. Tutto ciò serve a rendere più agevole il lavoro dei sub dei vigili del fuoco. Intanto continuano parallelamente le operazioni di preparazione per il pompaggio del carburante.
La giornata di ieri è iniziata con l’audizione del comandante generale delle capitanerie di porto, l’ammiraglio Marco Brusco, alle 8.30 in Commissione Lavori Pubblici del Senato. “Con il cosiddetto inchino – ha spiegato Brusco – non ci si riferisce ad una manovra particolare ma ad una tradizione marinaresca non così radicata e frequente, che consiste nell’effettuare una rotta ravvicinata parallela alla linea di costa per consentire il cosiddetto saluto della nave ma sempre in sicurezza. La tradizione – ha sottolineato ancora Brusco – non è solo italiana ma è comune anche ad altri Paesi e non vi è, a livello nazionale nè internazionale, alcuna preclusione, perchè la navigazione vicino alla costa non può essere vietata se effettuata con criterio e nel rispetto delle specifiche norme di sicurezza necessarie”. Poi un accenno alle responsabilità del comandante Francesco Schettino. “Se il comandante Schettino non avesse fatto perdere un’ora preziosa sarebbe andata di lusso”, ha aggiunto l’ammiraglio spiegando che, con la nave inclinata ancora a 20 gradi si sarebbero potute calare le scialuppe “con calma, mettere a loro agio le persone. Invece la prima ora importante è stata persa e dopo si è lavorato in angoscia”.
Per quanto riguarda le attività di ricerca, si confermano i dati dei giorni precedente. Erano infatti stati resi noti i nomi di altre tre vittime identificate, tutte cittadini tedeschi. Il capo della protezione civile, Franco Gabrielli, in conferenza stampa all’Isola del Giglio ha poi spiegato che gli organi di informazione tedeschi hanno riferito di altri due corpi che sarebbero di cittadini provenienti dalla Germania ma “per le autorità tedesche per l’identificazione è sufficiente l’ortopanoramica. In Italia serve il test del Dna quindi la differenza è di metodica”. “Manca ancora una sedicesima vittima da identificare – ha sottolineato Gabrielli – e sulla quale aspettiamo esiti in giornata”. Il bilancio, quindi, resta di 16 morti e 16 dispersi. Sul prelievo del carburante dal relitto, le attività proseguono con i tempi previsti. “Sono iniziate le operazioni di frangiatura – ha detto Gabrielli – al momento si conferma sabato come giornata probabile di inizio estrazione carburante. Le condizioni meteo marine sono favorevoli ma da domenica tenderanno a peggiorare. Per fortuna non sempre le previsioni corrispondono a quello che poi si verifica”. Inoltre è stato nominato il responsabile della gestione dei rifiuti della Costa Concordia, che sarà Giampiero Sammuri, dirigente dell’area Ambiente e conservazione naturale della provincia di Grosseto e presidente della federazione Parchi Italia.
Al centro delle operazioni anche il rischio di contaminazione ambientale. “C’è una stabilità sugli idrocarburi che tutto sommato ci tranquillizza. Dati tranquillizzanti anche sui solventi”, ha spiegato Marcello Mossa Verre, responsabile dell’Arpat. “Per i tensioattivi – ha aggiunto Mossa Verre – è stato un fenomeno locale nel tempo, ciò ha suscitato allarme ma non c’è da preoccuparsi. Tutti i punti di analisi ora sono risultati negativi ai tensioattivi. Per quanto riguarda la chiazza con caratteristiche iridescenti, abbiamo fatto due prelievi in corrispondenza della chiazza: sono idrocarburi con valori trascurabili”. I risultati di Arpat ci confortano e ci consentono di lavorare in serenità. Finora la Provincia è stata coinvolta nel sistema della protezione civile, ora ci viene richiesto di occuparci dei rifiuti. E’ la prima emergenza alla quale dedicare il nostro massimo impegno”, ha aggiunto Leonardo Marras, presidente della Provincia di Grosseto, sottolineando che bisogna “garantire la tracciabilità dei rifiuti affinchè tutto quello che viene raccolto possa essere categorizzato nel modo più corretto”. Marras ha poi spiegato che è in corso a Grosseto un corso per 130 volontari per “fronteggiare l’emergenza più remota di danno ambientale con preparatori di Legambiente. Per essere pronti a intervenire in caso di emergenza ambientale da idrocarburi, che speriamo di non dover mai attivare”.
Spente tutte le speranze, invece, di trovare dispersi in vita. “Alcuni cadaveri potrebbero trovarsi anche sul fondale perchè potrebbero esser rimasti impigliati con i giubbotti salvagente, ha detto il commissario straordinario che ha escluso la possibilità che si possano trovare delle persone ancora in vita all’interno della Costa Concordia. “Non si può parlare neppure di miracolo”, ha detto Gabrielli, concludendo che: “Andremo avanti fino a quando tutte le parti ispezionabili della nave non saranno ispezionate. Salvo limiti oggettivi non c’è nessuna volontà di interrompere le ricerche”.
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