Roma, 14 feb. (LaPresse) – I giudici della prima sezione penale della Cassazione hanno confermato la condanna di secondo grado a 9 anni e 4 mesi di reclusione a Luigi Spaccarotella, l’agente di polizia che uccise Gabriele Sandri l’11 novembre 2007 in un autogrill vicino ad Arezzo. Spaccarotella è stato così riconosciuto colpevole di omicidio volontario con dolo eventuale. La Corte di Cassazione ha quindi rigettato il ricorso, così come richiesto dal sostituto pg Francesco Iacoviello, presentato dai legali dell’agente contro la sentenza emessa dalla Corte d’assise d’Appello di Firenze che ha riconosciuto l’omicidio volontario con dolo eventuale.
“Ora giustizia è fatta – ha detto Giorgio Sandri, padre di Gabriele, non appena la corte ha confermato la condanna per Spaccarotella – è la vittoria del popolo di Gabriele”. “E’ una sentenza di diritto – ha commentato insieme a Cristiano, fratello del giovane ucciso – ed è una vittoria di tutti”. Giorgio Sandri ha poi voluto ricordare la sentenza di primo grado, per omicidio colposo. “Si trattò di una sentenza raccapricciante – ha detto – ma non abbiamo mai smesso di avere fiducia nella giustizia. E la giustizia infine ha trionfato”. Ora per l’agente della stradale si aprono le porte del carcere.