Roma, 8 mar. (LaPresse) – Dopo il 15 ottobre, torna un corteo sulle strade di Roma. Non solo: per la prima volta da quei violenti scontri, è stato aperto lo stesso percorso a una manifestazione. Domani, alle 9 scende in piazza la Fiom, per protestare contro le politiche dell’a.d. di Fiat, Sergio Marchionne. Mai riflettori della questura di Roma sono puntanti su studenti e No Tav. Secondo gli organizzatori parteciperanno domani all’iniziativa nella Capitale circa 30mila persone. Fin dall’inizio del corteo sarà attivato il Centro per la gestione della sicurezza dell’evento, che monitorerà tutte le fasi della manifestazione attraverso le telecamere all’interno della sala operativa. Gli spostamenti, dunque, saranno dunque tutti filmati. Il gruppo dei No Tav e degli universitari, che partirà dalla sede della Sapienza a piazzale Aldo Moro per aggiungersi alla Fiom in piazza della Repubblica e sfilare con i metalmeccanici, è quello che desterà maggiore attenzione nelle forze dell’ordine. I manifestanti, infatti, non escludono blitz e azioni dimostrative. Tra i ‘sorvegliati specialì’ d le stazioni Termini e Tiburtina.La fermata di San Giovanni, invece, sarà chiusa. Per evit Per quanto e anche i disordini di cinque mesi fa la questura ha anche disposto che da domani alle ore 7 vengano sgomberati tutti i veicoli in sosta e i contenitori per i rifiuti a piazza della Repubblica, piazza San Giovanni, e lungo tutto il percorso del corteo: via delle Terme di Diocleziano, via Giovanni Amendola, via Cavour, piazza Esquilino, via Liberiana, via Merulana, viale Manzoni e via Emanuele Filiberto.
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