Napoli, 29 mar. (LaPresse) – La guardia di finanza di Napoli ha scoperto in una zona periferica del territorio del comune di Vitulazio, in provincia di Caserta, una stamperia clandestina specializzata nella realizzazione di banconote da 20 euro contraffatte. La zecca clandestina era ricavata all’interno di un garage sottostante ad una anonima villetta familiare di recente costruzione. Il blitz delle fiamme gialle è scattato con numerose perquisizioni nell’ambito delle quali i finanzieri hanno individuato e tratto in arresto in flagranza di reato tre soggetti, due italiani, di cui uno dei quali con precedenti specifici già noto alle forze di polizia, e uno di nazionalità albanese.
I tre gestivano un vero e proprio opificio, dotato di macchinari di precisione, in grado di riprodurre, in poche ore di lavoro, mediante l’impiego di materiali di altissima qualità, un ingente quantitativo di banconote. Nel corso dell’operazione, i finanzieri hanno rinvenuto circa 10.000 fogli filigranati ancora integri, recanti ciascuno di essi la facciata parzialmente impressa di 12 banconote da 20 euro. Complessivamente, sono stati sottoposti a sequestro materiali tecnici sufficienti a riprodurre banconote false per un valore nominale di oltre due milioni di euro. I militari hanno trovato macchinari di altissima tecnologia, grazie ai quali i falsari riuscivano a riprodurre con altissima fedeltà la particolare stampa e filigrana delle banconote da 20 euro, “spostando decisamente in avanti lo stato dell’arte nella falsificazione delle banconote”.
Oltre alle banconote false, sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro diversi sofisticati macchinari per la stampa off-set di precisione (rulli stampanti e presse oleo-dinamiche), numerosi cliché necessari a stampare in sovrapposizione i vari strati delle facciate, un grande quantitativo di inchiostri speciali e solventi necessari nelle varie fasi della stampa.