Roma, 1 apr. (LaPresse) – E’ morto a 65 anni, Giorgio Chinaglia. A confermare la notizia della morte del celebre attaccante della Lazio degli anni ’70 una nota sul sito della società biancoceleste. “La S.S. Lazio si unisce al cordoglio della famiglia Chinaglia per la scomparsa di Giorgio, nato a Carrara il 24 gennaio 1947 e morto oggi negli Stati Uniti d’America – si legge nel comunicato – fu giocatore del Club biancoceleste dal 1969 al 1976 (Campione d’Italia nella stagione 1973-1974), dal 1983 al 1985 fu Presidente della S.S. Lazio”. Chinaglia dopo la Lazio andò a giocare negli Stati Uniti nei Cosmos di New York insieme a Pelè, ed oltreoceano è poi rimasto a vivere. Dal 2006 era perseguito dalla giustizia italiana per una vicenda di riciclaggio, e viveva forzatamente negli Stati Uniti tra Florida e New Jersey.

Icona della Lazio ed ‘eroe dei due mondi’ con la sua avventura nei New York Cosmos, per i quali dal gennaio 2011 era ambasciatore con l’obiettivo di rilanciare la società insieme al presidente Pelé e al direttore tecnico Eric Cantona, Giorgio Chinaglia, 65 anni, è morto nella sua casa di Neaples, in Florida. L’ex bomber era ricoverato in ospedale a seguito di un infarto.

Nato a Carrara nel 1947 Chinaglia arriva nel 1969 alla Lazio neopromossa dopo un inizio di carriera con la maglia dello Swansea in Galles, dove si era trasferito con la famiglia all’età di 9 anni. Successivamente il ritorno in Italia alla Massese prima e all’Internapoli poi, sempre in serie C. Due stagioni in serie A con 12 gol nel primo anno e 9 nel secondo, che non bastano però ad evitare la retrocessione. Nel 1971-1972 Chinaglia è il capocannoniere della serie B con i suoi 21 gol che trascinano i biancocelesti nuovamente nella massima serie. Nonostante militi in B l’attaccante si guadagna addirittura la maglia azzurra e il suo esordio è bagnato dal gol il 21 giugno 1972 contro la Bulgaria.

E’ l’inizio della favola della Lazio di Tommaso Maestrelli. Al primo anno di A gli Aquilotti sfiorano lo scudetto e lo vincono nel secondo. Chinaglia segna 24 reti compreso il rigore decisivo nella sfida contro il Foggia che regala il tricolore ai laziali. E’ l’apice della sua carriera perché sia in azzurro sia con la maglia della Lazio le sue prestazioni iniziano a non essere più all’altezza. A poche giornate dalla fine del campionato 1975-1976 decide quindi di trasferirsi ai New York Cosmos, anche su consiglio della moglie americana Connie Eruzione, sorella di Mike Eruzione, campione olimpico di hockey nella leggendaria finale di Lake Placid del 1980. A New York trova campioni del calibro di Pelé e Beckenbauer .

Giorgio Chinaglia diventa il miglior marcatore della storia della North American Soccer League: in sette anni segna 193 gol in 213 partite, di cui 53 in 43 incontri di playoff. Vince il premio come miglior marcatore della Nasl per ben 5 volte, tra il 1976 e il 1982.
Nel 1983 torna in Italia, questa volta come presidente della Lazio, accolto dalla folla come un salvatore. Inoltre, l’anno seguente la Warner Communications gli cede parte delle azioni dei Cosmos. Ma la Nasl è ormai al tramonto e nel 1985, proprio dopo un’amichevole con la Lazio, i Cosmos chiudono. Alla fine dello stesso anno è costretto a cedere la Lazio, per problemi economici, a Franco Chimenti. Da allora si stabilisce negli States.

Nella primavera del 2006 Chinaglia è iscritto nel registro degli indagati della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, con l’accusa di riciclaggio, per aver agevolato le attività della camorra. Nell’ottobre del 2006 nei suoi confronti viene emessa un’ordinanza di custodia cautelare nei suoi confronti per estorsione ed aggiotaggio, nell’ambito dell’inchiesta della procura della Repubblica di Roma sulle irregolarità nella scalata alla società sportiva Lazio. Nel luglio 2008 è stato colpito da un mandato di arresto per riciclaggio.

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