Roma, 19 lug. (LaPresse) – Rossella Urru è arrivata in Italia. L’aereo proveniente dal Burkina Faso, con a bordo Rossella Urru, è atterrato sulla pista dello scalo militare di Ciampino alle 21.10. La cooperante sarda ritorna in Italia dopo una prigionia durata 286 giorni: rapita nella notte tra il 22 e il 23 ottobre del 2011 in un campo profughi del sud dell’Algeria, la 30enne di Samugheo è stata rilasciata ieri in Mali. Ad accompagnare Rossella nel viaggio da Ouagadougou a Roma, il capo dell’unità di crisi del ministero degli Esteri, Claudio Taffuri. Ad attendere la Urru in pista c’erano il premier Mario Monti, i ministri Terzi e Riccardi, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni De Gennaro, i genitori Graziano e Marisa, i fratelli Mauro e Fausto. Scesa dall’aereo, camicia bianca, pantaloni neri e scarpe da ginnastica, la Urru ha abbracciato i familiari e ha baciato il premier Mario Monti. Le sue prime parole sono state: “Sto bene e voglio ringraziare tutti quelli che hanno lavorato per la mia liberazione. Volevo ringraziare tantissimo lo Stato italiano – ha aggiunto Rossella – e il ministero degli Affari esteri con l’unità di crisi. Ringrazio anche tutto il movimento che ha sostenuto la mia famiglia e la mia liberazione”. La cooperante ha raccontato di essere stata trattata bene: “Adesso sto bene, sono in forze, finalmente è finita”. Nonostante la brutta esperienza, Rossella spera “i continuare a lavorare nella cooperazione: credo sia una cosa importante. Per molte persone è un lavoro rischioso e il rischio l’ho visto in prima persona, ma questo spero che non mi fermi”. Tornare in futuro in Algeria? “Può darsi”, ha risposto la Urru ai cronisti. A dare il benvenuto alla cooperante sarda all’aeroporto il premier Monti che ha detto: “Bentornata, benvenuta in Italia. Mai benvenuto è stato dato con tanto calore e con tanta gioia: le sono stati tutti vicini. I suoi familiari hanno avuto una forza straordinaria”. “L’Italia, e la Sardegna in primo luogo – ha aggiunto Monti – hanno manifestato grande affetto e grande palpitazione per lei, così come tutti gli organi dello Stato che voglio ringraziare ora per essersi prodigati per la sua liberazione”. Rossella Urru dovrebbe fare ritorno a casa sua, a Samugheo, in provincia di Oristano, nella giornata di domani.

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