Milano, 12 ott. (LaPresse) – Expo 2015 si avvicina e la seconda edizione dell’International Participants Meeting ha dato “un assaggio” di come sarà Milano nel 2015. All’appuntamento, organizzato da Expo per fare il punto con i Paesi che da maggio ad ottobre 2015 saranno presenti a Milano, hanno partecipato oltre 1500 persone tra delegati di 114 Paesi, personale delle 7 organizzazioni internazionali presenti e giornalisti. Tre giorni per confrontarsi sui temi della nutrizione e dell’agricoltura sostenibile, ma soprattutto per vedere a che punto sono i lavori sul sito di Rho Pero, mettere a fuoco come sarà lo spazio espositivo e le sorprese che potrà riservare, in termini di tecnologia e servizi, ai visitatori. Un messaggio di fiducia è arrivato dal presidente del Consiglio, Mario Monti, che oggi ai partecipanti all’IPM ha assicurato che Expo “sarà fatto bene e in tempo e il Governo vigilerà”. La manifestazione, ha ricordato Monti, “non è solo un grande evento, ma è un grande progetto sistemico” per l’Italia intera a cui dovranno lavorare “fianco a fianco il Governo, le amministrazioni locali e le imprese”. Il presidente del Consiglio si è poi lanciato in un excursus sulla tradizione culinaria italiana: “Se le lasagne si mangiavano già al tempo dei Romani – ha detto Monti – sono stati gli arabi ad introdurre la pasta secca in Sicilia”, alimento che inizialmente si mangiava con olio e parmigiano, perchè il sugo di pomodoro si è diffuso solo a partire dall’Ottocento. E proprio la pasta, alimento cardine della cucina italiana con le sue oltre 400 varietà, è l’esempio di come il nostro Paese risenta di influenze diverse e sia il luogo ideale per ospitare l’Expo del 2015, dedicato al cibo e alla nutrizione.

Sulle opportunità di rilancio che Expo potrà portare a Milano e all’Italia si è concentrato anche il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, che ha definito l’evento del 2015 “la prima grande manifestazione post crisi”. Per Squinzi Expo permetterà di mostrare al mondo le eccellenze italiane, nel settore manifatturiero e tecnologico. Nel sito espositivo, infatti, verrà creata una vera e propria Smart City, una città del futuro all’avanguardia e a basso impatto ambientale. Le intuizioni e le idee messe in campo dai quattro partner globali di Expo, Accenture, Cisco, Enel e Telecom Italia, permetteranno di realizzare tutto questo. Ad affiancarli ci sarà Intesa Sanpaolo, che da oggi (le buste con le offerte sono state aperte questa mattina, ndr.) è il partner bancario – finaziario della manifestazione.

Expo si sta delineando sempre più nettamente e Milano sarà “il posto giusto dove essere nel 2015”, ha garantito il sindaco e commissario straordinario Giuliano Pisapia. Milano è pronta “per la corsa finale – ha assicurato Pisapia – che non sarà una solitaria perchè al nostro fianco abbiamo il Governo italiano, che continuerà a mettere il suo impegno in un evento che è il primo dopo la grande crisi economica e di valori che ha cambiato per sempre il mondo in cui viviamo”. L’attenzione dell’esecutivo ai temi di Expo si è espressa anche con la decisione del presidente Monti di sottoscrivere assieme al presidente della Regione Lombardia e segretario generale di Expo, Roberto Formigoni, il documento strategico per la manifestazione, che verrà condiviso da tutti i Paesi partecipanti e “sarà la legacy internazionale” di Expo. Formigoni ha anche riferito ai delegati presenti all’IPM di come il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano segua “con interesse le tappe di avvicinamento” all’Expo e “si congratuli dei progressi” fatti dall’organizzazione del grande evento.

Un richiamo alla puntualità nell’esecuzione dei lavori e nella consegna di spazi espositivi è arrivato dal segretario del Bie, Vicente Loscertales, secondo cui “non ci deve essere spazio per i ritardi”. “Il successo di un Expo – ha aggiunto Loscertales – è una responsabilità condivisa fra gli organizzatori, il Bie e i partecipanti” che devono dare il loro contributo. “Pochi eventi come l’Expo – ha ricordato – possono iniettare nuova vita nell’economia”. Anche i maestri del cinema, come Ermanno Olmi, si confronteranno con i temi di Expo. Il regista, da sempre attento ai temi dell’ambiente, realizzerà un documentario di 10 minuti sull’acqua e il pane quotidiano. Le prime riprese in 3D sono state realizzate sul Monte Bianco e mostrate ieri sera ai delegati dei 114 paesi partecipanti. Come Olmi, cineasti di tutto il mondo si misureranno con questi temi e i loro lavori andranno a comporre un’opera collettiva che verrà proiettata durante l’Expo.

Il lavoro svolto nell’ultimo anno ha convinto la Malesia a garantire la propria presenza a Milano nel 2015 e 13 Paesi a firmare il contratto di partecipazione ad Expo. Hanno siglato l’accordo i rappresentanti ufficiali di Arabia Saudita, Bolivia, Emirati Arabi, Russia, Guatemala, Iran, Kazakhistan, Kuwait, Kirghizistan, Repubblicia di Moldova, Senega, Tunisia e Uganda. “Noi proponiamo il target di 130 Paesi partecipanti – ha commentato Sala – siamo a 105 con la Malesia. Onestamente adesso la preoccupazione non è più il numero” di Stati presenti a Milano nel 2015 ma “la qualità della presenza e stiamo lavorando perchè sia la più elevata possibile”. “Mancano per il momento quattro importanti Paesi – aggiunge l’ad di Expo 2015 Spa- la Gran Bretagna gli Stati Uniti, il Brasile e il Canada. Ci lavoreremo e ne stiamo discutendo con il ministro degli Affari Esteri e con la presidenza del Consiglio”. Anche il presidente Monti “è sensibilizzato”, precisa Sala, aggiungendo che “da questo punto di vista speriamo in una mano del governo nei prossimi mesi”. Appuntamentto, quindi, al 2013 con un nuovo International Participants Meeting, quando i delegati dei Paesi partecipanti sul sito di Rho Pero potranno già vedere il lago, i canali e la struttura del sito espositivo.

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